Video Intervista a Giuseppe Tavella |
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Commenti a Reportage Tematici
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Una promettente alternativa è sicuramente la luca LED. Vengo dal mondo dell’elettronica a micro-processore e quand’ero adolescente per LED si intendevano le piccole luci da accendere con 15 mA e realizzare al massimo dei Vu-meter. Da allora i primi JUMBO LED hanno fatto passi da gigante e non avrei mai pensato che quelle piccole lucine sarebbero diventate, nel giro di 10-15 anni, la più promettente e sostenibile alternativa per l’illuminazione stradale, domestica ed artistica (LED RBG). Ci sarebbe molto da scrivere sui vantaggi dei diodi LED ma in estrema sintesi ecco i più interessanti: - lunga-lunghissima durata, - bassissimo consumo (solo un piccola parte dell’energia si trasforma in calore), - assenza di sostanze tossiche, - riciclabilità quasi totale. I prezzi sono in continuo ribasso e già adesso non servono incentivi per orientare l’acquisto.
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Esatto Ambra, il problema è che esistono e primeggiano due tipi di approcci che a mio avviso sono seriamente controproducenti: - Il primo riguarda una sorta di eccesso di scetticismo nei riguardi di affidabili tecnologie green che vengono considerate, ben spesso e a torto, del tutto inaffidabili (solare ed eolico in primis) e quindi è inutile investirci troppo in quanto "non sono competitive" con quelle esistenti ed altamente inquinanti. Risultato? Avanti col trash-energy. - Il secondo approccio riguarda invece una sorta di dogmatismo istituzionale ovvero "si può fare ciò che è previsto dai regolamenti e null’altro è permesso". Risultato? L’impossibilità di sperimentare soluzioni innovative e la conseguente paralisi di qualsiasi prospettiva. In tal senso la "tradizione" va bene quando si parla di cibo e in pochi altri casi. Per tutto il resto è sinonimo di immobilismo e ostacolo concreto allo sviluppo (soprattutto quello sostenibile!) e alla libertà di pensiero.
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Concordo con Fabio sull’inefficienza intrinseca di tutto il sistema. C’è da considerare però l’importanza EDUCATIVA del progetto che non è trascurabile. Chiaramente Musicycle ha lo scopo non tanto di fornire energia per alimentare il mondo ma soprattutto di far capire il peso e il prezzo (ambientale) della produzione di energia ovvero quanto assurdo sia ingrassarsi (consumando energia dal cibo) per poi consumare altra energia per togliere tale grasso andando in palestra.
Complimenti per l’idea di sicuro valore educativo!
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Come ha scritto James Lovelock recentemente.. l’opzione del biochar è "l’unica sostenibile per ridurre la concentrazione atmosferica di CO2. Se tutti gli agricoltori trasformassero i loro residui in biochar per poi incorporarlo al suolo, si potrebbero sequestrare grandi quantità di CO2". In Italia se ne occupa l’ITABI (Italian Biochar Initiative) che è coordinata dall’Ibimet-Cnr di Firenze.
Altro che politiche monetarie e fondo salva stati!!!! Dobbiamo salvare il pianeta da noi stessi.
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Onestamente non lo so come la mettiamo con la zappa.. credo però che qualunque tentativo, più o meno organizzato, di immaginare delle alternative ad un sistema - quello monetario - che sta piegando paesi interi in tutto il mondo.. che si sostiene secondo logiche economico-finanziarie folli basate su "continuo aumento dei consumi e crescita infinita" e che trova il proprio incentivo maestro sul Profito grazie al quale gran parte del pianeta e delle persone in tutto il mondo è saccheggiato senza se e senza ma.. meriti profondo rispetto.
Del resto le parole di Bernard Lietaer, progettista del sistema monetario europeo, dipingono una situazione sotto gli occhi di tutti: "Avidità e competizione non sono il risultato dell’immutabile temperamento umano... avidità e paura della scarsità sono infatti continuamente creati e amplificati come diretto risultato del tipo di valuta che stiamo usando. Possiamo produrre cibo più che a sufficienza per sfamare tutti.. ma chiaramente non c’è abbastanza denaro per pagarlo interamente. La scarsità è nelle nostre valute nazionali. Infatti, il compito delle banche centrali è di creare e mantenere questa scarsità di denaro. La diretta conseguenza è che siamo costretti a combattere gli uni contro gli altri per sopravvivere".
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1) [Ci sono merci che vengono prodotte e non vengono vendute?] Esatto: nel mondo viene prodotto cibo che non raggiungerà mai le nostre tavole perché NON è redditizio ovvero non produce sufficiente profitto. Ogni anno centinaia di migliaia di tonnellate di frutta e verdura vengono buttate perché non conviene nemmeno raccoglierle. L’Unione Europea butta ogni anno 90 milioni di tonnellate di cibo. Europa e Nordamerica buttano una quantità di cibo tre volte superiore a quella che servirebbe per dar da mangiare a tutti gli affamati del mondo.
2) [Non mi pare proprio che si possa parlare di scarsità di denaro]: allora il progettista monetario dell’eurozona Lietaer non sà di cosa parla? Non credo che inondare i mercati di valuta equivalga a dare soldi ai poveri del mondo per potersi acquistare il cibo che non possono permettersi. Altrimenti con tutta la valuta stampata negli ultimi 100 anni (conseguenza della quale il dollaro ha perso più del 90% del proprio valore iniziale) potremmo farci pagare da mangiare pure da tutti gli alieni in transito da Proxima Centauri e diretti per la costellazione di Orione :)
L’uomo è l’unico essere sulla Terra che deve pagare per poter sopravvivere.
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E pensare che negli USA ormai "The Climate Hoax" è più popolare delle chips. Le corporazioni energetiche del petrolio, gas e carbone hanno imposto attraverso i media un logica del dubbio del tipo "chi lo dice che esiste il cambiamento climatico?" oppure "l’eventuale riscaldamento del pianeta è naturale e l’uomo è ininfluente" oppure "il riscaldamento globale è una grande operazione di marketing" etc etc...
Nell’era del profitto globale non può avere voce e spazio ne una seria politica ambientale ne tanto meno la forza dell’evidenza scientifica. Il mondo così se ne va a rotoli, alè!
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Il tofu alla griglia l’ho assaggiato.. così come pure il seitan.. ed è eccezionale.. altro che grigliata di carne. Bisogna - per quanto difficile - sfatare alcuni miti.. l’essere vegetariani non significa affatto mangiare "solo verdure" come quasi tutti credono. Quindi avanti con l’informazione seria e scientifica! :)
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Interessante il caricatore di bordo da 22 kW. In realtà per averlo a casa bisogna chiedere all’Enel un aumento della potenza contrattuale ad almento 15 kW trifase (che è il massimo concesso per le utenze domestiche mi risulta). Tale aumento l’ho fatto a casa per via della pdc geotermica ed è costoso.. ma in questo caso "ne varrebbe la pena".
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Interessante. Non c’è discussione in merito al fatto che un veicolo elettrico caricato per mezzo di un impianto solare fotovoltaico sia il modo più green per spostarsi.
Interessante piuttosto notare come l’aereo per le grandi distanze diventi più efficiente di un’ibrida o di una vettura completamente elettrica caricata attraverso la rete elettrica (in america l’energia elettrica deriva per circa il 50% dal carbone). Cosa significa questo? L’elettrificazione delle autovetture non risolve tutti i problemi di inquinamento e riscaldamento globale associate attualmente alle auto endotermiche tradizionali.
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Mi sento molto Robert oggi! Avanti con il mio vectrix elettrico.. quest’estate ho totalizzato circa 3000 km con carica solare prossima al 95 percento. Un 5 percento lo conteggio per qualche irrisoria nuvolosità passeggera che in qualche occasione ha "disturbato" la carica. Nel mio caso 3000 km a 0,3 Euro.
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Beh, questa è una iniziativa straordinaria.. semplicemente. Nel mondo del benessere si parla di fotovoltaico, eolico, nucleare, carbone.. là invece, nei paese dimenticati da dio.. non hanno nemmeno luce in pieno giorno. Mi solleva molto vedere tali iniziative e ringrazio Monica per aver contribuito a diffonderle. Go Green Solidarity!
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Per fortuna ho un mio caro zio che mi porta sempre uova fresche fatte da galline curate con amore da lui!! Le galline sono sempre libere di muoversi e non sono certo obbligate a produrre come fossero macchine. Quando mi porta una dozzina di uova sono tutte diverse sia nel colore che nella forma. Questo a dimostrazione della loro genuinità. Il colore del tuorlo è intenso e il gusto non ha pari con quelle che un tempo acquistavo in supermercato.
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Grazie Marzia per il link e per il tifo :) mai avrei pensato che le uova potessero essere "così pesanti e in quel modo" per l’organismo. A prescindere dall’essere o meno vegan - che è una scelta di vita straordinaria - la scienza alimentare parla piuttosto chiaro e questo mi conforta non poco! La scienza è conoscenza.
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Ciao Renedrive, molto interessante questo tuo test. Io guido, oltre ad un Vectrix, anche una Prius da ben 5 anni. La Prius è una macchina ibrida (la più famosa al mondo!) che incorpora una tecnologia che è progettata appositamente per la guida "pulse & glide" che non è altro che l’implementazione di uno stile di guida parsimonioso.. proprio come quello che hai sperimentato tu. Senza una guida attenta con la Prius puoi tranquillamente attestarti sui 20 km /litro o meno. Se invece poni in essere una guida più attenta (anche se non in senso maniacale).. il consumo può scendere fino a 23,5-24 km/litro (media del pieno).
Lo stile di guida è decisivo.. lo sanno bene chi guida elettrico e cerca di risparmiare ogni Wattora possibile.
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Di recente ho avuto modo di utilizzare e ricaricare l’Ipad 2. Dura fino a 10 ore e per la ricarica sono sufficienti 10 Watt per un tempo di circa 2 ore. Questo significa 20 Wattora di energia elettrica!
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Personalmente mi fanno sorridere tutte quelle persone che si danno tanto da fare ad acquistare quintalate di acqua in bottiglia rimpiendo fino al collo i carrelli della spesa.
Non hanno forse installato un rubinetto a casa? SVEGLIA. La maggior parte delle persone purtroppo sono semplici marionette pilotate dall’alto.
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Penso che un concetto importante che esce fuori da questo open project è proprio la necessità di RIDURRE LA MASSA DEL MEZZO per aumentare le prestazioni del veicolo senza dover necessariamente "scavare un miniera di litio" per ogni macchina elettrica/ibrida prodotta.
Ci sono concept e non (penso alla volvo hybrid plug-in) che sono un’offesa non solo all’intelligenza delle persone ma anche al portafoglio delle stesse. Certo.. il mondo si è addomesticato a suon di cavalli e coppia. Ma siamo sicuri che sia questa la strada da perseguire nel lento e delicato passaggio dall’era endotermica a quella a trazione elettrica? That’s the point.
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Penso che un concetto importante che esce fuori da questo open project è proprio la necessità di RIDURRE LA MASSA DEL MEZZO per aumentare le prestazioni del veicolo senza dover necessariamente "scavare un miniera di litio" per ogni macchina elettrica/ibrida prodotta.
Ci sono concept e non (penso alla volvo hybrid plug-in) che sono un’offesa non solo all’intelligenza delle persone ma anche al portafoglio delle stesse. Certo.. il mondo si è addomesticato a suon di cavalli e coppia. Ma siamo sicuri che sia questa la strada da perseguire nel lento e delicato passaggio dall’era endotermica a quella a trazione elettrica? That’s the point.
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Right.. ho visto moltissimi documentari in cui i poveri sono rappresentati come dai distruttori della natura in quanto "non hanno scelta" altrimenti non hanno di che vivere. E’ giusto smitizzare la questione.. è giusto individuare le vere responsabilità dove realmente si trovano. Credo che questo articolo vada nella giusta direzione.
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Interessante quanto drammatica la verità sulle emissioni in atmosfera legate all’invio di email e spam... sembrerebbe impossibile! Anche qui le soluzioni sono due e l’optimum è combinarle insieme: green server farm (ovvero alimentate ad energie rinnovabili) e piattaforme di comunicazione sviluppate con tecnologia web 2.0. Il mondo di riuscirà? I reckon.
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Esatto Sergio, credo lo stesso. Inoltre la mia vera preoccupazione è legata proprio alle perdite (dichiarate) se tale tecnologia prendesse piede su larga scala. Avremmo qualche centrale elettrica che funzionerebbe solo per produrre "quel 10 percento" di energia persa.
Mi sembra una tecnologia molto interessante ma la preferisco vedere usata sul mio fornello di casa..che è appunto ad induzione.
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Ciao Sergio.. e tu conosci pure il mio.. :) da molti mesi ormai ci si confronta su dinamiche tecnico-economiche legate all’impossibilità della crescita perenne.
Poi per quanto riguarda il debito e le ripercussioni dirette sulle persone (e sull’ambiente) ricordo sempre con piacere una frase che viene riportata nel Zeitgeist Addendum e che suona così: "il denaro è il fucile e il debito è il suo sparo".
Che dire, l’uomo le ha inventate tutte per non essere felice!
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Leggo su Repubblica una notizia proprio relativa alle terre rare: "Vasti depositi di terre rare, minerali preziosi per l’hi-tech, sono stati scoperti sul fondo dell’Oceano Pacifico. Lo hanno annunciato oggi ricercatori giapponesi dell’Università di Tokyo e della Japan Agency for Marine-Earth Science and Technology che stimano 100 miliardi di tonnellate di minerali nei fondali, circa 1.000 volte quelli stimati sulla terraferma.
I depositi si trovano in un’area che si estende a est e ovest delle Hawaii e ad est di Tahiti nella Polinesia francese."
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Sono d’accordo con Arte in tutto, compresa la manovella.. Alè!
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In realtà è tutta una questione di volontà. E ha ragione Lucas a parlare di "si comincia sempre dalle piccole cose". Un piccolo esempio è il mio marsupio. Un regalo ricevuto in California da un mio amici nel lontano 2002. Il marsupio è molto grande, funzionale e non lo cambierei per nulla al mondo (anche per motivi affettivi). A casa e non solo hanno provato in tutti i modi per convincermi che ormai doveva essere cambiato perchè un po’ rotto di qua e di là e perchè ormai "si vede che è vecchio". NO WAY! Ad ogni piccola rottura (cerniere e stoffa) metto una piccola pezza. Risultato: è ancora bello e funzionale.
Le piccole cose sono il succo della vita.
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E’ tutta una questione di filosofia progettuale. Piccoli generatori diffusi o grandi super centrali solari? Chi la spunterà? Probabilmente LA RETE.
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La questione meriterebbe un reportage a parte, che ho in mente.
Comunque a parte i micro-terremoti causati dalle perforazioni ed iniezioni di acqua ad alta pressione, nei sistemi geotermici non a ciclio binario (come quelli toscani) le emissioni in atmosfera sono tutt’altro che nulle anche se di GRAN lunga inferiori a quelle di una tradizionale centrale termoelettrica fossile. Tant’è che proprio in Toscana la regione ha prescritto di recente che "tutte le 31 centrali geotermiche attive siano dotate di filtri AMIS (Abbattitori di Mercurio e Idrogeno Solforato) presenti oggi in 19 centrali, e di DEMISTER, le griglie metalliche capaci di abbattere il drift, cioè le minuscole gocce di acqua geotermica che contengono acido borico". La regione prevede che tali filtri vengano adottati obbligatoriamente pena il mancato rinnovo delle concessioni allo sfruttamento dei pozzi geotermici.
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Leggendo il l’articolo non mi sembra che nessuno voglia fare pubblicità a nessuno... sono praticamente soltanto Toyota e Nissan che hanno realizzato impianti (solari o eolici) per ridurre il fabbisogno di energia primaria richiesta da qualche loro stabilimento allo scopo di abbassare la quota di energia grigia che ogni macchina porta con sè. Perchè non citarli?
Per quanto riguarda le percentuali.. ben siamo ben oltre la soglia del greenwashing direi:
Stabilimento Toyota il solare copre il 15-20% del fabbisogno dell’impianto: http://www.toyota.it/about/news_and_events/pannelli_solari.aspx mentre per lo stabilimento Nissan nel Sunderland l’eolico copre fino al 6% del fabbisogno dell’impianto: http://www.automotoportal.com/article/nissan-sunderland-expands-wind-farm
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Nissan 1 - Toyota 0 :) corrette le tue precisazioni, contribuiscono ad aggiustare il tiro, THX! Sono oltretutto d’accordo che siano soltanto dei piccoli passi MA passi nella giusta direzione, anche questo va detto. La decarbonizzazione dell’intera produzione di un veicolo per adesso è fantascienza.. ma credo che sia più realistico - insistendo nella giusta direzione - porsi come obiettivo [generale] quello di portare l’energia grigia di una vettura elettrica (attualmente pari a 8,8 ton/CO2) almeno pari ad quella con una motorizzazione endotermica (ovvero 5,6 ton/CO2).
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Sto cercando un’alternativa alla nutella.. un’altra crema spalmabile che non contenga olio di palma..sento parlare di "estrella" e "Cioko crem Alce nero".. qualcos’altro? iniziamo a far circolare alternative.. partendo da semplici cose inutili ma sfiziosamente insostituibili come la nutella.
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@ Artephion: quindi se costasse 1200 dollari e avesse "solo" un’autonomia di 300 km non andrebbe bene???? Sounds like funny! Anyways, un biposto sarebbe una soluzione decisamente migliorativa. Avanti tutta!
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I pannolini usa e getta sono costituiti in gran parte di plastica, e per realizzarne uno soltanto servono circa 4 litri di acqua e 100 grammi di polpa di legno. Questo significa che, pur se inconsapevolmente, ogni bambino italiano, nei primi tre anni di vita, brucia 20 alberi di grandi dimensioni.
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Ho sentito dire da un famoso editore che "quando si scrivono libri l’ultimo problema è il rispetto delle foreste".
Ah si? Complimenti! Sono certo che la pensano così anche le strapotenti multinazionali della cellulosa, chi vende ed installa parquet, chi trae enormi profitti sventrando interi ecosistemi intatti da millenni per commerciare legni esotici e tutti coloro che del rispetto della biodiversità se ne fottono. "Ultimo problema" eh? Attentenzione.. ho sentito dire che gli ultimi saranno i primi.
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Certo Sergio,
c’è infatti da chiedersi a che cosa serva in fondo affannarsi tanto per cercare di rendere sempre più green la nostra società quando quest’ultima è sporca non solo in termini di produzione energetica ma in tutti gli altri settori che la compongono..
- come renderemo green il consumismo? - come renderemo green la smisurata volontà di arricchirsi sempre più? - come renderemo green una società basa sul debito? - e come renderemo green tutto il vecchiume installato permanentemente sulla testa della maggioranza delle persone quale risultato di 60 anni di superficialità a scapito di una profonda formazione culturale?
Quanto domande! Per come la vedo io la soluzione, complessissima anche se non impossibile, è quella di lavorare su più fronti CONTEMPORANEAMENTE:
- lottare contro le aberrazioni legate al consumismo - incentivare una cultura basata sulla scienza - riconsiderare il valore della felicità umana - indurre una transizione dall’attuale MODELLO economico basato sul profitto a un nuovo modello economico basato sulle risorse.
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Eh già, inquietante soprattutto sapere che potevamo fare molto per non arrivare a questo punto! Ormai la miccia è accesa da tempo e presto il pianeta ci ringrazierà di tutto, con tanto di interessi dalle conseguenze NON lineari.
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Mi piace molto la prima foto del reportage scattata nel deserto con la lavagna con scritto: WATER CONSERVATION. E’ un’immagine che ha un forte impatto visivo e lo sguardo mezzo incazzato della ragazza sembra dire: "sprecheresti acqua anche in questo luogo?"
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E’ un progetto bellissimo che merita la massima visibilità. Complimenti.
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Molto interessante e utile per davvero. Da notare che viviamo in un epoca in cui la determinante prevalente delle nostre azioni è quella del ritorno economico dell’investimento (o payback). In questa configurazione un intervento da 30 Euro l’anno sembra più un inezia perchè corrisponde ad un risparmio di denaro piuttosto esiguo e per la maggior parte di certo trascurabile. Se vivessimo in un epoca basata sulle risorse (e l’acqua è la più importante in assoluto) e non sul denaro tutto sarebbe diverso: non ci sarebbe casa o edificio senza questo tipo di soluzioni.
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E’ meglio inserire una linea in multistrato (o rame) ben isolata e una pompetta elettrica x il ricircolo o continuare a sprecare un piccola (ma nel tempo grandissima) quantità d’acqua? Chi lo sa. Come dice Fabio i conti sarebbero lunghi.
Se vivessimo in Africa (e non in condizioni di povertà) non ci porremmo nemmeno questa domanda.
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A dir poco un sogno questo posto. Dalla foto vedo un concentratore solare. Hai qualche info in più a riguardo?
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Prima di fare dei servizi visibili da milioni di persone bisognerebbe fare attenzione ai "dettagli", usando un eufemismo.
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Io sono vegetariano da quasi un anno. Sono felice, un po’ ingrassato, nessun rimpianto. Essere vegan? Potrebbe essere la mia prossima mossa. Ovviamente, come ogni cosa serve conoscenza e gradualità. vedremo.
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Sono d’accordo che l’incidente abbia proporzioni omeopatiche, in questo caso. Quello che fa incazzare è che vengano scaricate 73 mila litri di acqua contenente trizio in una sorgente di acqua potabile servita alla popolazione a causa di una guarnizione difettosa! Questo deve fare riflettere, non tanto la dosi di radioattività diluite in una montagna d’acqua, che in questo caso sono trascurabili.
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Esatto, prova a chiedere... è certamente ciò che ho intenzione di fare io. Giù da molto tempo quando ho occasione di parlare con qualche falegname chiedo SEMPRE la provenienza del legno e se è provvisto di certificazione (vera!). Come "consumatori" dobbiamo essere i primi ad essere sensibili al problema provenienza e della sostenibilità del legno. Tutto il resto è una conseguenza.
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Rubbia is the best. Simply. E’ il riferimento scientifico più attendibile perchè non legato a nessuna miserabile logica di mero profitto. Saremo quelli del cambiamento se avremo la perseveranza di lottare contro il sistema sfruttando le falle del sistema. Go solar!
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Ciao Fabio, Rubbia è una persona razionale e la sua opinione pesa quanto le sue ricerche (dal reattore ADS alle turbine ad aria compressa x il solare CSP). L’articolo che ho scritto è basato su un’intervista fatta da Elena Dusi che il premio Nobel ha rilasciato a Roma (ecco l’intervista completa http://www.aamterranuova.it/article4268.htm ). Rappresenta integralmente il suo pensiero? Non lo sò. Una parte importante di certo sì.
Rubbia non cambia opinione rispetto al passato, bensì ad ogni intervista si nota una razionale quanto affascinante evoluzione del suo pensiero sulla base di dati. Credo che Rubbia sia preoccupato non tanto della sicurezza delle centrali nucleari ma di tutto il business, sporco per definizione, che ci gira attorno.
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Questo sì che si chiama riciclaggio serio, metodico e lungimirante. E’ inutile dire che in Italia la situazione è molto diversa e le differenze possono essere enormi da comune a comune e da regione a regione. Basti pensare a Napoli e dintorni, dove i rifiuti sono in mano alla malavita e non c’è governo che tenga. Il nord europa è il nostro faro, seppur accecante in molti non lo vedo ancora.
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Grazie al 55% di detrazione ho realizzato un cappotto termico per tutta l’abitazione, un controsoffitto isolante ed un impianto geotermico centralizzato. L’importante, credo, è aver a che fare con professionisti seri sia a lato progettazione che realizzazione delle opere.
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D’accordo con Lucas, ma il sacchetto dovrebbe essere - in questo caso - non biodegradabile.. non vorrei che la stupidità fuoriuscisse ancora inquinando l’aria e la terra. Sarebbe il primo caso di utilizzo di un polimero non ecocompatibile in grado di aiutare il pianeta!!!! :)))
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Concordo con Fabio e con l’autore del reportage. Non è certo questa la soluzione.. peggio ancora: questa tecnologia è la configurazione di una tremenda minaccia futura. In questo modo le grandi compagnie energetiche in tutto il mondo avranno più di una scusa per continuare a bruciare combustibili fossili (come il carbone) per anni ed anni a venire!! Mettere sotto terra miliardi di tonnellate di CO2 è decisamente peggiore di riempire l’intero deserto del Nevada di scorie radioattive!!!
E’ una vergogna che l’Europa e l’America finanzino certi progetti.. che di green hanno soltanto l’effetto washing.
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Beh,questo è vero! Io possiede un’auto ibrida.. una Prius dal 2006. I primi 3 anni penso di aver percorso in media il 20 percento in più di strada consolato solo dal fatto che l’auto consumava molto di meno di quella tradizionale che avevo sempre guidato. E’ un effetto collaterale che è difficile da evitare.. almeno inizialmente. Io ne sono stato vittima.
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Se non fosse per la tipologia di ibrido parallelo (come in questo caso) questa autovettura assomiglierebbe abbastanza all’Opel Ampera.. che vanta circa 60 di autonomia in elettrico dopo i quali interviene un motore termico (a benzina) per estendere l’autonomia. Questa macchina sembra quindi una sorta di combinazione tra una Prius Plug-in e un’Ampera Extended Range.
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Sono d’accordo con Sergio. Macchine tipo queste o peggio ancora i SUV ibridi (si legga Lexus 400h e compagnia) sono spesso autovetture di lusso in cui l’equipaggiamento elettrico è montato per esaltarne le prestazioni sportive. Purtroppo viviamo in un mondo in cui è importante dar risalto alle prestazioni (inutili) della autovetture piuttosto che evidenziarne l’efficienza ed altre prerogative ben più importanti. Personalmente ammiro molto la mia Prius - Toyota - che rappresenta il primo vero tentativo automobilistico partito più di 10 anni fa (insieme l’Honda Insight etc) di creare un’auto in cui l’efficienza energetica fosse al primo posto. Secondo me questa è la filosofia da addottare.. il resto rischia già di nascere con il fiato corto.
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Lo considero un progetto estremamente interessante. Anche se può suonare irrealistico, questo progetto (progettato da un nutrito gruppo di scienziati fondanti il Club of Rome) ha già mosso i primi passi. Grandi finanziatori si sono già mossi e colossi come la Siemens hanno già dato il proprio appoggio per lo sviluppo concreto delle prime centrali (rif. Marocco).
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Esatto Arte, questo fa piuttosto fastidio! Anche perchè in questo caso la "diplomazia ambientale" attuata da Greenpeace non ha portato ad alcun risultato di rilievo. In certi casi serve forza e determinazione fisica contro gli assassini del pianeta.. non congressi e promesse di accordi aggirabili a piacere. W gli eco-guerrieri! :)
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Ed ecco la notizia che si aspettava da tanti anni: CONDANNA RECORD PER LA TEXACO-CHEVRON
Ammonta a 8 miliardi di dollari la condanna record inflitta da un tribunale dell’Ecuador alla multinazionale petrolifera americana Chevron, accusata di aver arrecato danni all’ambiente e la popolazione di una regione amazzonica del Paese.
La sentenza di quello che i media latinoamericani hanno definito «il processo della storia» è stata diffusa dal`Fronte della difesa dell’Amazzonia´ e successivamente confermata dal gruppo statunitense che ha già annunciato il ricorso in appello.
Il giudice Nicolas Zambrono, del tribunale della provincia di Sucumbios, ha condannato il gruppo Usa a un risarcimento per indennizzi pari a 8 miliardi di dollari rilevando che inizialmente l’accusa aveva chiesto il pagamento di 27 miliardi di dollari.
La causa era iniziata nel 1993, quando il gruppo Texaco – poi fuso con la Chevron – venne accusato per le estrazioni di petrolio effettuate tra il 1964 e il 1990 nella regione amazzonica dell’Ecuador, operazioni che secondo l’accusa hanno provocato ingenti danni alle comunità indigene delle regioni di Sucumbios e Orellana, dove nel corso degli anni sono aumentati i casi di malattie mortali, fra cui il cancro e la leucemia.
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La trovo una cosa importantissima.. non sopporto più andar a far la spesa e mettere la frutta o la verdura in busta di plastica che poi quando si sporcano di terra o altre cose non riesci nemmeno più a riciclarle. Spero in una rapida proliferazione della bioplastica in tutte le realtà di distribuzione. Avanti tutta!
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Ho avuto modo di vederne una in un ranch del Texas a ovest di Houston. Sono bellissime. Una domanda: si utilizza la paglia anche per il tetto o specificatamente solo per i muri?
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Il vento soffia forte di notte eccome! Ma qualche volta fa qualche scherzetto.. e lo sanno molto bene Houston e Dallas che sono così tanto dipendenti dalla fornitura di energia eolica proveniente dal West Texas tanto che il 27 Febbraio 2008 alle 20.11 esatte il vento SMISE letteralmente di soffiare in quasi tutta l’area West! I gestori della rete elettrica tagliarono qualcosa come 1.100 Mega Watt in quanto il vento passò dai consueti 1700 Mega Watt a circa 300! I carichi "staccabili" rimasero al buio per 90 minuti fino alla fine dell’emergenza. Tale fatto fu una tale novità da essere battuto dalle agenzie di stampa! Ironicamente nello stesso periodo in Florida più di 1 milione di persone rimasero per circa 4 ore al buio non a causa delle bizze di una fonte rinnovabile ma per problemi alla rete elettrica. Di chi dobbiamo quindi preoccuparci allora? Più del vento o della rete elettrica? " Texas produces the most wind power of any state and the number of wind farms is expected to increase dramatically as new transmission lines are built to transfer power from the western half of the state to more populated areas in the north. " Questa potrebbe essere una parte della risposta.
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Condivido il tuo approccio tecnico-scientifico nella questione nucleare. Ne approfitto a questo proposito per traslare la discussione anche su un altro piano e a questo scopo pubblico quanto avevo riportato in bacheca green in una discussione con te in merito al tuo post "Il nucleare non è alternativo alle rinnovabili ma al carbone": [ In una civiltà evoluta i tecnici dovrebbero determinare le politiche energetiche nel mondo e non la corporatocrazia delle major quotate in borsa per le quali la massimizzazione dei profitto e l’esternalizzazione dei costi è l’unica religione. Non siamo in una società dove l’economia è basata sulle risorse e sulla sostenibilità. Il nucleare quindi si colora di buono o cattivo o peggio diventa materia di scontro tra chi è pro e chi è contro. In materia di energia e di sostenibilità non ci deve essere democrazia. In un circuito elettronico non c’è democrazia.. c’è solo un’elegante efficienza.. Lo stesso dovrebbe avvenire nel tessuto sociale e culturale della nostra epoca. Ma chiaramente ciò non è. E il nucleare, come le biomasse o l’idrogeno, è una delle tante tecnologie candidate per essere utilizzate a sproposito e per non risolvere nessuno dei grandi problemi energetici del pianeta e peggio ancora prosciugando finanziamenti che dovrebbero servire invece per una rivoluzione energetica basata su tecnologie intrinsecamente sicure, pulite e rinnovabili quali la geotermia ad alta entalpia i.e. ]
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Decisamente un concept veramente fantastico! La cosa che veramente mi colpisce è la quantità di energia elettrica per km percorso. Uno scooter elettrico Vectrix per esempio percorse 1 km con circa 52-56 Wh. Mentre una Nissan Leaf ne abbisogna di circa 150 di Wh. Il fatto che questa macchina consumi solo 82 Wh per km rappresenta un ottimo risultato. Spero solo di vederla in lista tra le macchine in uscita l’anno prossimo.
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@Fabio, si sono d’accordo con te per quanto riguarda lo stare attenti a dichiarazione "d’immagine" che servono solo per colpire l’attenzione e far sbalordire. Basta citare il caso dell’Ampera o Chevy Volt: dichiarano qualcosa come 1,6 litri per 100 km .. i PRIMI 100 km! Poco nulla viene detto dei km successivi. Da fonti ufficiose ho scoperto che i modelli sopra citati hanno un consumo di 4,1 litro / 100 km quando hanno esaurito completamente la carica delle batterie - CIOE’ - consumano la stessa quantità di carburante di una PRIUS mod. 2004 d’estate.
@Giovanni, d’accordo anche con te. Dire che i tedeschi sono per alcuni aspetti INDIETRO in termini di mobilità elettrica/sostenibile è un eufemismo. Come il caso della BMW ad idrogeno, l’unica al mondo a non montare le FC (celle a combustibile) e bruciare letteralmente l’idrogeno ottenendo la prima vettura ad idrogeno ad emissioni NON zero :)
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Molto bella questa elettrica pura.. io guido da più di dieci anni e questa macchina rappresenta veramente una tentazione! Devo comunque ammettere di essere anche molto affascinato dall’Opel Ampera.. mmmhh, sono combattuto.. intanto aspettiamo di vedere quale sarà il reale prezzo una volta arrivata sul mercato italiano.. poi deciderò! :)
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Questa macchina è straordinaria.. in tutto! Forse l’unico "problemino" è per il prezzo.. sui 40 mila Euro. Speriamo che il governo italiano non esiti ad incentivare l’acquisto di queste macchine così come avverrà in nord Europa e avviene già in molti stati USA per la Nissan Leaf e la Chevy Volt.
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Giusta la precisazione di Fabio per quanto riguarda la tipologia di ibrido che se nella nascente letteratura della mobilità elettrica ed ibrida molti scelgono addirittura di non chiamare quest’auto un vero e proprio ibrido in quanto il motore endotermico della vettura interviene soltanto nel momento in cui le batterie sono scariche e non interviene affatto finchè le batterie hanno carica sufficiente (40 - 80 km). Questo si differenzia moltissimo da macchine ibride-parallele come la Prius (di cui sono guidatore dal 2006) o altre come l’Honda Insight. In quest’ultime il motore endotermico e quello elettrico sono in sinergia complementare durante tutto il periodo di trazione. Ecco perchè probabilmente l’Opel e la Chevrolet preferisco definire le loro nuove macchine come elettriche e non come ibride, proprio per marcare di netto questa differenza. Per quanto riguarda il nucleare non sono d’accordo. Con tutta l’energia "persa" durante la notte dalle attuali centrali termiche (carbone, petrolio etc) si stima che solo in Italia si potrebbero ricaricare almeno 1 milione di veicoli elettrici (di NOTTE). Prima di allora si avrebbe tutto il tempo per migliorare il mix energetico del nostro paese con soluzioni decisamente meno problematiche di quella posta dall’energia nucleare [purtroppo] (vedi http://www.howtobegreen.eu/greenreport.asp?title=358 )
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Fabio, onestamente non credo ad un Greenpeace ideologicizzato, parziale o burgiardo "per scopo". Il concetto di energia "persa" è legato al meccanismo di produzione per centrali termoelettriche NON turbogas, come quelle a carbone le quali non sono in grado di modulare il consumo di combustibile in tempi rapidi in funzione del carico che è per definizione variabile. (vedi alcuni accenni qualitativi qui http://www.aae.it/faqs.htm ). Per il discorso nucleare e dintorni.. vedi il mio commento sul reportage di cui sopra. Interessante il tuo link.. verificherò. Ciao!
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Trovo questa sintetica guida molto interessante.. la considererei un "giusto per iniziare". In realtà se tutti già implementassero anche solo in parte queste azioni potremmo già spegnere una centrale a carbone qua e là in tutta italia. Grande responsabilità ha pure l’industria che di certo non bada a spese quando si tratta di inquinare!
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Semplice ma importante consiglio.. la foto dell’Italia vista dalla Stazione Spaziale Internazionale è bellissima quanto spaventosa. Quanta energia sprecata per illuminare il cielo!
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La soluzione è quella di diffondere una profonda cultura di rispetto per l’ambiente.. tutto il resto è un semplice conseguenza.. come quella di portarsi da casa la borsetta di stoffa! A volte basta veramente poco. Per quanto riguarda i biosacchetti ecco un approfondimento: http://www.howtobegreen.eu/greenreport.asp?title=316
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A quanto pare no! Non mi risulta ce ne siano nemmeno in sperimentazione. Con il sole che abbiamo nel sud del paese.. è un vero peccato!
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Che bello! Ma quanto costa in dollari?
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Sono perfettamente d’accordo. Non c’è paragone oltrettutto tra una Nissan Altima Hybrid e la Toyota Prius.
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Attualmente mi trovo negli USA e dovrei riuscire ad aver l’occasione di provare la Leaf e soprattutto la Chevy Volt che in europa sarà la Opel Ampera (l’elettrica plug-in a range esteso).
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Telefona al numero verde gratuito 800 055 077 digita 2 (Sos Gabibbo) e dire "IO SONO CONTRARIO A GREEN HILL", TUO NOME, COGNOME E INDIRIZZO. Proviamo anche questa. Che tristezza questo mondo.
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Personalmente mi auguro che le manifestazioni, anche le più dure, pensate per una buona causa (quella di green hill, quella della caccia alle balene di Sea Shephard etc) e poste in essere in un mondo che ormai per i soldi si vende anche sua madre.. vadano appoggiate e sostenute! A proposito del punto 6 nel commento precedente: e se le leggi non cambiano, anzi peggiorano? Sulla vivisezione ognuno può pensarla come vuole ma non posso, come essere umano, tollerare questo: http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/05/25/vivisezione-confermate-le-pratiche-peggiori/
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Gentile Irene.. non c’è altra via che ripensare le basi e le fondamenta stesse su cui si erge la nostra società.. in primis il consumismo di massa.. (vedi questo link e soprattutto il video: http://www.howtobegreen.eu/greenreport.asp?title=311).
Ecco perchè bisogna iniziare una lenta ma efficace rivoluzione culturale in merito al ripensamento del valore stesso dell’energia.. perchè nulla si muove, si può avere o si può fare senza di essa.
Attualmente l’energia nel mondo è vista come "carne da macello" ovvero: "mi serve e quindi devo averla a TUTTI i costi". Non importa nulla di conseguenza se distruggo e inquino il mondo per ottenerla... ma conta soltanto il risultato: averla a disposizione e poterla utilizzare.
Dobbiamo cambiare strada e la prima vera rivoluzione che dobbiamo attuare è culturale. Ripensare il senso delle cose.
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Bel viaggio veramente! Dalle mie parti, d’estate amo andare in montagna.. in particolare nell’altopiano di Asiago (Vicenza) superando anche dislivelli di 7-800 metri tranquillamente e in due persone e con 35-40 km di salite con andatura calma sui 40 km/h. E’ proprio vero.. quando ti fermi per chiedere una ricarica, spesso ti viene regalata e ricevi in cambio anche un sorta di gratitudine per quello che fai per l’ambiente!
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Sono d’accordo! Inoltre se si ha la possibilità di caricare lo scooter per mezzo di un sistema fotovoltaico beh allora viaggiare spinti dall’energia ricavata dal sole.. non ha eguali.
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Io personalmente utilizzo sempre Grazie Lucart per la carta igienica e i fazzoletti. Hanno anche la confezione in plastica biodegradabile! La carta è morbidissima è decisamente migliore di quelle tradizionali.
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Bellissima idea! Il vero problema è che viviamo in una società basata sul sistema monetario dove i due principi cardine sono il profitto e la corruzione. In un sistema di società come la nostra, dove ogni cosa è pesata per mezzo del denaro, una soluzione sostenibile ma costosa rispetto una impattante ma economica avrà sempre vita difficile e troverà sempre facili oppositori. Pensa alle macchine elettriche. E’ un tecnologia che cerca di emergere da almeno 60 anni.. ma aspetti come l’autonomia "limitata" o la reperibilità del litio (recentemente) vengono presi a pretesto per soffocarne le potenzialità di sviluppo. Ciò che possiamo fare è non adeguarsi al sistema sfruttando le falle del sistema. Ne parlerò nei prossimi reportage. Stay tuned!
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Non dimenticare di alimentare il tuo ottimismo con saggezza e non cedere mai alla rassegnazione! keep working direbbero.. e keep dreaming aggiungo io!
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Rendere l’architettura delle rete elettrica paragonabile a quella di internet è cruciale per dare ampio impulso alle autoproduzioni di energia da fonti rinnovabili. Questa logica non deve però essere limitata ai confini politici degli stati ma deve bensì andare oltre. Penso all’Europa del nord (con tecnologie per lo sfruttamente delle maree e del moto ondoso), a quella dell’ovest e del sud con il solare e l’eolico.. penso a quella dell’est con i grandi potenziali geotermici. Con una rete elettrica intelligente l’impulsività delle sorgenti rinnovabili non sarà più un problema ma bensì un garanzia statistica di producibilità energetica.
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Mi ricordo, negli anni ottanta e novanta, quando studiavo elettronica ed informatica.. che i prof puntavano tantissimo sullo sviluppo di algoritmi orientati al risparmio di memoria quale scelta legata alle limitazioni e ai costi della tecnologia di allora. Che bei tempi! :) Questa necessità, adesso decisamente superata per quanto concerne l’hardware, si pone sempre con più prepotenza nei confronti delle risorse di alimentazione dei dispositivi. Ogni circuito elettronico, per quanto sofisticato, richiede energia. E fino a quando tale energia verrà per lo più prodotta bruciando carbone (oltre 50 percento del totale nei soli USA) tale necessità di risparmio sarà sempre più imperativa, giusta e necessaria. 1 a 0 per Apple.
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Molto interessante! Sono d’accordo con quanto spieghi nel tuo articolo. Seguirò il tuo consiglio visto che ho intenzione di acquistare a breve delle piante da frutto!
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Certo! Anche questo robot permette di creare non solo latte di riso, soia etc ma pure preparare delle paste di cereali. Faro’ degli esperimenti e poi aggiornerò il reportage con altre novità.
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Molto interessante questo progetto!
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La cosa più entusiasmante che porta con se l’autocritica costruttiva, la capacità di mettere in discussione le proprie comodità e quella negligente accondiscendenza del lasciarsi vivere.. beh, è senza dubbio la SODDISFAZIONE. E’ una sensazione impagabile.. è una ricarica rinnovabile di entusiasmo che porta con se solo una piccola e grande controindicazione: la sua contagiosità!
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Per chi proprio non sà resistere al gusto del tonno consiglio di sostituirlo con lo sgombro.. altrettanto buono e gustoso!
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