Nome: Fernando Pauletto
Su di me: Un amante della natura. Amo pensare che "quando l’ultima fiamma sarà spenta, l’ultimo fiume avvelenato, l’ultimo pesce catturato, allora capirete che non si può mangiare denaro".
Interessi: Scooter elettrici, mobilità sostenibile, energia rinnovabile, meccanica automobilistica e la costruzione della stessa.
Vivo a: IT, Veneto
Specializzazione:: Disegnatore meccanico
Webpage:
|
|
|
|
|
|
|
Post in bacheca Green [
30
] |
Commenti a reportage [
11
] |
|
|
11/7/2011
|
Veicoli Ibridi Plug-In
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Ricarica veicoli elettrici senza fili, per induzione: ricarica per prossimità. Tanti modi diversi per definire una promettente tecnologia di ricarica per veicoli elettrici senza l’utilizzo del cavo di corrente. Leader mondiale di questa tecnologia è la Plugless Power Station, una stazione di ricarica per veicoli elettrici completamente cordless. La prima stazione di ricarica è stata installata presso la sede di Google a Mountain View in California da EvaTran.
Questa stazioni di ricarica cordless sono progettate per alimentare i veicoli elettrici mentre gli stessi sono parcheggiati. Nella sede di Google si sta sperimentando per la prima volta questo sistema. Infatti nella sede centrale del più famoso motore di ricerca web del mondo sono operative da qualche anno delle Prius modificate in versione plug-in utilizzate dai dipendenti (in modalità car sharing) per veicolarsi lungo il campus e non solo.
Il vantaggio evidente della ricarica elettrica induttiva è la comodità, ma è anche un sistema intrinsecamente più sicuro in quanto sono esclusi rischi che derivano dal contatto diretto con le fonti di alimentazione. Lo svantaggio principale di questa tecnologia è legata alla sua efficienza, seppur alta, pari a circa il 90 percento. Cosa significa? Significa che il 10 percento dell’energia elettrica utilizzata per carica il veicolo non arriva alle batterie ma va persa durante il processo di trasferimento fra il trasmettitore e il ricevitore.
Come funziona la ricarica induttiva?
Il veicolo, opportunamente predisposto con un "ricevitore" posto sotto il pianale, si approssima ad un "trasmettitore" (parte integrante della piattaforma di ricarica) il quale si accende automaticamente solo in presenza del veicolo. Il meccanismo di ricarica induttiva segue le stesse leggi fisiche utilizzate nei fornelli ad induzione per riscaldare le pentole. Evidentemente l’innovazione in questo caso riguarda la possibilità di convertire l’energia trasferita per induzione in energia elettrica per ricaricare delle batterie a bordo.
Nel frattempo, Google sta facendo la sua parte aggiungendo i riferimenti su Google Maps di tutte le stazioni di ricarica presenti negli USA e nel resto del mondo.
|
|
[Foto]
|
[Video]
( Nessun video aggiunto ) |
REPORTAGE
|
|
|
|
Stazioni Induttive di ricarica per veicoli elettrici: ricarica senza fili
|
|
|
|
posted on 7/11/2011 at 11:07
|
[Per inserire commenti devi essere iscritto su HowToBeGreen] JOIN NOW
|
|
|
|
|
Progetto interessante anche se onestamente è un bel "problema" e "spreco" rinunciare a un 10 percento dell’energia (probabilmente sarà anche di più) per avere la comodità della ricarica senza fili.
Immaginiamo una ricarica induttiva su larga scala.. il 10 percento è un quantità di energia enorme. Vale la pena in nome della comodità? mmmhh..
|
|
|
|
|
|
|
|
Quante meraviglie!
Cosa ci sia dietro l’angolo è sempre di dubbia conoscenza.
Il fenomeno induttivo non è certo novità, così come Google possa e debba fare di tutto per promuovere e mantenere ad altissimo livello la propria immagine.
Se trasferire energia con potenze interessanti sfruttando l’induzione avesse rendimenti simili ed assenza di svantaggi come qui si configura, mi domando perchè non abbia già ispirato le numerossime esigenze applicative che lo richiedono.
Buona giornata
Sergio Capraro
|
|
|
|
|
|
|
|
Esatto Sergio, credo lo stesso. Inoltre la mia vera preoccupazione è legata proprio alle perdite (dichiarate) se tale tecnologia prendesse piede su larga scala. Avremmo qualche centrale elettrica che funzionerebbe solo per produrre "quel 10 percento" di energia persa.
Mi sembra una tecnologia molto interessante ma la preferisco vedere usata sul mio fornello di casa..che è appunto ad induzione.
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Potrebbero interessarti.. |
|
|