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Salviamo la vita a 2500 cani destinati alla vivisezione a Green Hill in Italia
12/9/2010
Azioni per Salvare il Pianeta
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  Locazione: Green Hill - Montichiari
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Con profonda indignazione e senso di sdegno porto a conoscenza un pratica crudele che dimostra come l’essere umano sia la più grande minaccia che il pianeta terra abbia mai conosciuto.

Nei laboratori di vivisezione italiani vengono utilizzati e uccisi più di 4000 cani ogni anno. In tutta Europa i cani vittime di questi esperimenti sono almeno 22.000! Da dove arrivano tutte queste cavie da esperimento? Gli animali arrivano nei laboratori grazie a ditte specializzate nella loro produzione, vere e proprie fabbriche per le quali questi splendidi esseri viventi sono solamente oggetti da cui trarre il massimo profitto. Si tratta di allevamenti autorizzati dal governo a farli riprodurre e spedirli verso un triste destino. Uno di questi è Green Hill, situato a Montichiari (BS), l’unico che alleva cani da laboratorio in Italia e uno dei più grandi in Europa.
Già 2.500 beagle, tra riproduttori e cuccioli, sono rinchiusi in gabbia dentro a cinque capannoni chiusi, senza finestre, senza spazi all’aperto e senza aria o luce naturali. Questo è l’allevamento Green Hill.

Questi animali nella loro vita vedranno solamente gabbie e tavoli operatori, nient’altro. Verranno considerati come numeri e mai come individui, ognuno con le proprie peculiarità e le propria capacità di provare emozioni, paura e dolore.

Come se non bastasse Green Hill ha in cantiere un progetto di espansione che con la costruzione di altri capannoni porterebbe a ben 5.000 i cani presenti dentro l’allevamento e incrementerebbe il loro utilizzo nei laboratori, facendo diventare Montichiari il fulcro della vivisezione canina in tutta Europa.

Numeri che possono sembrare incredibili e che devono far capire l’enormità del problema vivisezione, una macchina che macina vite giorno dopo giorno nei centri di ricerca privati, universitari e militari.

Uno di questi laboratori che si rifornisce da Green Hill è il famigerato Huntingdon Life Sciences, con due sedi in Inghilterra e una negli Stati Uniti, il più grande centro di tossicologia in Europa, l’unico a cui siano mai state tolte temporaneamente le licenze per comprovate sevizie verso gli animali. Filmati ripresi di nascosto nel 1996 da una giornalista di Channel 4 hanno documentato cuccioli di beagle presi a pugni sul muso, lanciati contro i muri, fatti morire nelle gabbie, sezionati a cuore battente. Una recente investigazione del 2008, ben dodici anni dopo, ha trovato le stesse condizioni e gli stessi metodi di lavoro. Questa è la vivisezione!!!

FAI ANCHE TU LA TUA PARTE, VIA SU www.fermaregreenhill.net E FAI CONOSCERE A TUTTI I TUOI AMICI QUESTA LAGER PER CANI.

Tratto da http://www.direttanews.it/?p=4683 (articolo scritto da Ciamburro)


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REPORTAGE
 
Salviamo la vita a 2500 cani destinati alla vivisezione a Green Hill in Italia
 
posted on 12/9/2010 at 14:03


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Proviamo anche questa. Che tristezza questo mondo.
 
E’ una vergona!!! Come è una vergona che l’essere umano stia distruggendo l’ambiente a suo uso e consumo. Ecco perchè ho scelto di diventare vegetariano.
 
Per completezza direi che accanto alle foto macabre dei cani mancano le foto dei bambini malati di cancro che attendono le cure cui stanno lavorando i ricercatori che fanno sperimentazione animale su topi e cani. Ma chiaramente mettere il discorso sul piano razionale minerebbe la spinta emotiva che tiene in piedi questa operazione mediatica.
Alcuni miei appunti:
1) i cani utilizzati non vengono tutti uccisi come vorrebbe far credere l’autore, anzi, vengono dati in adozione dopo i test.
2) la "vivisezione" o meglio "sperimentazione animale" non si pratica a Green Hill ed anche chiudendo quell’allevamento (che non è nemmeno l’unico in Italia) le pratiche sperimentali non cambierebbero di una virgola: gli animali verrebbero semplicemente comprati altrove.
3) la Asl fa controlli frequenti in Green Hill e non trova mai nulla di contrario alle leggi. Forse invece di mandare pallottole e minacce a sindaco, polizia e asl il movimento contro Green Hill dovrebbe concentrarsi sul far cambiare le leggi... o forse dovrebbero guardare anche come stanno i cani in tutti gli altri canili d’Italia... Se poi qualcuno vuol vedere com’è il canile gestito dall’associazione di Vittoria Brambilla e fare dei confronti trova il video qui: http://www.youtube.com/watch?v=aGVTC8-7urw Che facciamo, chiudiamo anche quello?
4) "capire l’enormità del problema vivisezione"... E l’enormità del problema delle malattie di cui si cerca una cura? Pare che milioni di malati meritino meno compassione di alcune migliaia di cani! Avete proposte per metodi alternativi? Presentatele, ma magari prima cercate di capire i limiti che hanno le analisi in vitro e le simulazioni e non dite che la sperimentazione animale "serve a risparmiare" o che esistono "farmaci non testati".
E le cure per le malattie animali? Qualcuno pensa che non vengano testate?
5) A parte le violenze gratuite citate sono responsabilità (anche penali) dei singolo, vorrei sottolineare che "sezionati a cuore battente"... è esattamente quello che si fa negli ospedali con i pazienti: chirurgia. E’ così che si sono sviluppate le tecniche per i trapianti d’organi, ad esempio. Le leggi sulla sedazione ci sono e mi risulta vengano applicate.
6) se qualcuno fa legalmente qualcosa che non ci piace mi pare che dovremmo cercare di cambiare la legge, non di imporre la nostra visione con la forza come sta cercando di fare il movimento.
Se qualcuno vuole rifletterci su qui può trovare molti spunti
http://difesasperimentazioneanimale.wordpress.com/2011/12/22/letica-non-e-emotivita/
 
Personalmente mi auguro che le manifestazioni, anche le più dure, pensate per una buona causa (quella di green hill, quella della caccia alle balene di Sea Shephard etc) e poste in essere in un mondo che ormai per i soldi si vende anche sua madre.. vadano appoggiate e sostenute! A proposito del punto 6 nel commento precedente: e se le leggi non cambiano, anzi peggiorano? Sulla vivisezione ognuno può pensarla come vuole ma non posso, come essere umano, tollerare questo: http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/05/25/vivisezione-confermate-le-pratiche-peggiori/
 
Le manifestazioni per una buona causa vanno sostenute, certo, ma la causa deve essere buona e giusta. Bloccare la sperimentazione animale sull’emozione di qualche immagine cruenta facendo pensare che tutta la sperimentazione preveda sofferenza e morte e senza proporre alternative valide significa mettere una pietra sopra alla ricerca farmacologica e chirurgica. In pratica chi ha malattie per cui le medicine ci sono già se ne frega di quelli che invece attendono una cura e preferisce che i topolini non soffrano... O meglio, non soffrano nella ricerca scientifica, perché poi come muoiono soffrendo quando si fanno le derattizzazioni dei quartieri non interessa a nessuno. Quelli sono topi di serie b, mica sono bianchi e coccolosi come le cavie di laboratorio.
La direttiva UE comunque al contrario di quanto indicato da "il fatto quotidiano" impone la sedazione e la riduzione al minimo del dolore. Ma è solo una delle tante bugie che vengono continuamente ripetute e che finiscono per avere lo status di "verità"...
Un’altra è quella dei "metodi alternativi"... Se qualcuno saprà finalmente trarre qualche risultato dai metodi sbandierati come "alternativi" ma in realtà solo "complementari" alla sperimentazione animale ben venga, voterò per cambiare la legge. Solo che non ce ne sarà neanche bisogno: la sperimentazione sugli animali è molto più costosa di qualsiasi tecnica di simulazione o in vitro su tessuti o colture di cellule, quindi quando sarà una vera alternativa saranno le stesse aziende ad abbracciarla per ridurre i propri costi ed aumentare i profitti.
Sull’argomento ti segnalo questo articolo:
http://difesasperimentazioneanimale.wordpress.com/2012/01/09/lassurdita-dei-metodi-alternativi/
Ciao
 
Ciao Fabio, qualcosa non torna.. in un tuo commento sul cotone indiano (monsanto e compagnia..) avevi citato un articolo pubblicato sul "il fatto quotidiano" (http://www.howtobegreen.eu/greenreport.asp?title=554#commenti) e lo davi come spunto di riflessione valido per capire come in realtà stanno le cose. In questa occasione invece sembrerebbe che "il fatto.." sbagli nel fare l’analisi della direttiva UE riguardante la vivisezione. Allora mi sorge un super dubbio tempestato di domandine: come stanno le cose? Cosa è vero e cosa non lo è? Come vengono applicate le leggi e quali sono i cavilli che permettono di violarle?
Onestamente per quanti articoli io legga su questo tema faccio fatica a farmi un’opinione obiettiva. Allora, visto che per me la questione rimane aperta, mi pongo altre domande. Eccone solo alcune:

- quanto è lecito trattare altri esseri senzienti come cavie da laboratorio?

- quanto posso fidarmi di un mercato (quello della vivisezione e test sugli animali) basato sulla logica del profitto economico?

- Chi mi dice che non vivisezionino animali per trovare cure per l’obesità per i ciccioni fratelli americani piuttosto che per creme o cremine di bellezza per rendere più soffice la pelle? (guarda un po’ ci sono campagne animaliste un po’ in tutto il mondo proprio contro i test dei prodotti cosmetici sugli animali)

- E’ giusto mettere sullo stesso piano di discussione i bambini ammalati di cancro (altra immagine basata sull’onda dell’emozione) con la sofferenza di MILIONI di animali utilizzati come se fossero alla pari di foglie di lattuga?

- Quando vedo che nel parlamento italiano ci sono deputati che votano CONTRO l’obbligo all’uso dell’anestesia per gli animali, cosa devono pensare? Che in parlamento ci sono 40-50 mostri e che tali mostri decidono su leggi che riguardano le persone e l’ecosistema tutto?

- Chi mi assicura che il concetto secondo cui alla vivisezione animale non c’è alternativa credibile non sia lo stesso che sostiene il principio falso per il quale nella dieta umana bisogna mangiare carne per crescere sani e forti mentre i vegetariani sono tutti pazzi e visionari che non sanno di che cosa parlano?

- Chi mi assicura che un laboratorio applicherà l’anestesia agli animali sotto test in un mondo in cui per il PROFITTO legato alla vendita della pellicce si SCUOIANO VIVI gli animali per 50 milioni di esemplari all’anno (http://www.howtobegreen.eu/greenreport.asp?title=572)?

- Chi mi assicura che tutta questa sofferenza animale sarà servita per dare al mondo un arma in più contro le malattie incurabili?

Sopra ogni cosa mi chiedo: la sofferenza immensa prodotta dallo specismo umano pagherà alla fine?
 
Ciao Beppe!
"Il Fatto Quotidiano" ospita articoli di molti autori e ogni autore ha una sua competenza, credibilità e oggettività, quindi non è "il fatto" a scrivere qualcosa di giusto o sbagliato, ma l’autore. Vanna Brocca non mi pare che metta lo stesso impegno di Bressanini nell’analizzare i fatti prima di esprimere la sua opinione...

- quanto è lecito trattare altri esseri senzienti come cavie da laboratorio?
Un cristiano ti direbbe che Dio ha messo l’uomo sopra le altre creature, invece io che non credo in una vita dopo la morte dico solo che per salvare la mia ragazza, mio fratello o un figlio di un amico non esiterei a portare un’intera specie di topi all’estinzione. Non uno o due animaletti... trovo incommensurabilmente più preziosa la vita mia o di un mio caro rispetto a quella di un animale.

- quanto posso fidarmi di un mercato (quello della vivisezione e test sugli animali) basato sulla logica del profitto economico?
Quanto di tutti gli altri mercati. Non fidarti affatto! Cerca le informazioni che ti consentono di farti un’idea personale. Io quando mi è impossibile chiedo ad amici che ritengo più addentro alla questione e se comunque non arrivo a formarmi un’opinione sospendo il giudizio.
Vedo che molti non fanno così e di conseguenza credo che sia un errore sottoporre a referendum argomenti tecnici su cui il 95% della popolazione ignora tutto, ad esempio nucleare e staminali.

- Chi mi dice che non vivisezionino animali per trovare cure per l’obesità per i ciccioni fratelli americani piuttosto che per creme o cremine di bellezza per rendere più soffice la pelle? (guarda un po’ ci sono campagne animaliste un po’ in tutto il mondo proprio contro i test dei prodotti cosmetici sugli animali)

La normativa europea esclude già la ricerca su animali per i cosmetici.
In ogni caso se una norma dice "al semaforo i veicoli passano solo col verde" e qualcuno passa col rosso non credo si possa migliorare la situazione vietando la circolazione di tutti i veicoli e mandando tutti a piedi...

- E’ giusto mettere sullo stesso piano di discussione i bambini ammalati di cancro (altra immagine basata sull’onda dell’emozione) con la sofferenza di MILIONI di animali utilizzati come se fossero alla pari di foglie di lattuga?
Io certamente non li metto sullo stesso piano: la vita del bambino ha per me un valore enormemente maggiore di quella dell’animale. Ma noto che tu scrivi "MILIONI di animali"... Milioni?? e non scrivi "MILIONI di bambini"... Quante persone sono state salvate dalla cardiochirurgia? Milioni? A fronte di qualche migliaio di cavie utilizzate? E non si tiene conto che a fronte di alcune cavie oggi i progressi scientifici hanno ricadute domani, dopodomani e per tutti gli anni a venire? Mille bambini domani, mille dopodomani, mille il giorno dopo... quante guarigioni sono nel prossimo secolo?

- Quando vedo che nel parlamento italiano ci sono deputati che votano CONTRO l’obbligo all’uso dell’anestesia per gli animali, cosa devono pensare? Che in parlamento ci sono 40-50 mostri e che tali mostri decidono su leggi che riguardano le persone e l’ecosistema tutto?
Una domanda: si può sperimentare un nuovo anestetico su un animale già anestetizzato?

- Chi mi assicura che il concetto secondo cui alla vivisezione animale non c’è alternativa credibile non sia lo stesso che sostiene il principio falso per il quale nella dieta umana bisogna mangiare carne per crescere sani e forti mentre i vegetariani sono tutti pazzi e visionari che non sanno di che cosa parlano?
E’ giusto che, come dicevo, ognuno si crei le sue opinioni, ma quale alternativa propongono per valutare l’effetto sistemico di una molecola? Testare un tessuto per volta sarebbe inutile. Gli organismi sono complessi e per riuscire a modellizzarli in modo preciso bisognerebbe averli già ben compresi... ma a quel punto non avremmo più bisogno di sperimentare, dato che la sperimentazione serve per comprenderli... è ben spiegato anche nel link del mio precedente commento.

- Chi mi assicura che un laboratorio applicherà l’anestesia agli animali sotto test in un mondo in cui per il PROFITTO legato alla vendita della pellicce si SCUOIANO VIVI gli animali per 50 milioni di esemplari all’anno (http://www.howtobegreen.eu/greenreport.asp?title=572)?
A meno che non si stia studiando proprio un anestetico il dolore altera i risultati degli esperimenti, quindi credo sia logico che si utilizzino (anche perché costano poco) così come previsto dalle normative. Certo io non te lo posso assicurare, ma qui
http://difesasperimentazioneanimale.wordpress.com/ ci scrivono diversi giovani ricercatori e di risposte ne puoi trovare molte.

- Chi mi assicura che tutta questa sofferenza animale sarà servita per dare al mondo un arma in più contro le malattie incurabili?
Tutta questa sofferenza animale finora ci ha dato molto. I bambini leucemici ora sopravvivono quasi tutti, per esempio. Certo quando si fa ricerca non c’è mai una correlazione precisa ed immediata tra sforzo e risultato...

Sopra ogni cosa mi chiedo: la sofferenza immensa prodotta dallo specismo umano pagherà alla fine?
Beh, questa è una domanda impegnativa... Secondo me al mondo siamo già in troppi, ma di sicuro anche le altre specie sono speciste, altrimenti le formiche non sfrutterebbero gli afidi e i leoni morirebbero di fame... E un vegetariano che mangia una pianta non è anch’esso specista, sebbene preferisca cibarsi di specie diverse?
 
Ciao Fabio, ti ringrazio per le risposte puntuali che hai fornito alle mio "big questions". Per me la questione non è ancora chiusa nel senso che non mi sono ancora fatto un’opinione chiara e univoca ma certamente le tue risposte mi sono servite molto per orientarmi in un modo o nell’altro. La cosa che continua a disturbarmi è sentire un Veronesi che sostiene che la sperimentazione animale sui primati è inutile e dovrebbe essere vietata e un Garattini (che ho avuto la fortuna di conoscere personalmente) che invece la sostiene. Se la vivisezione fosse veramente l’unica tecnica per testare farmaci utili per alleviare la sofferenza umana, perchè due pezzi da 90 come Garattini e Veronesi dovrebbero pensarla in modo così diametralmente opposto?

La mia ultima domanda, quella relativa allo specismo umano, è certamente una domanda impegnativa che pone in correlazione la SOFFERENZA (degli animali e dell’ecosistema) con il "BENEFICIO FINALE" che dovremmo trarne come esseri umani. Io non ho una risposta e quindi, nel tentativo di trovarla, provo di fotografare il mondo oggi:

- ogni minuto, 24 h a day, senza sosta, centinaia di migliaia di animali sterminati per riempire (per lo più inutilmente) le pance grasse di una piccola parte del mondo (la più ricca!)

- la maggior parte degli esseri umani soffrono la fame nell’indifferenza sistemica generale

- un ciclo infinito di sfruttamento dell’ecosistema che potremmo parafrasare "ad esaurimento incontrollato delle risorse"

- uno stile di vita che fa dell’insoddisfazione personale continua la migliore leva per l’induzione ad un consumismo fuori controllo, in altre parole obsolescenza programmata / moda / pubblicità

- un modello economico dominante basato su un paradosso in termini: la necessità di una crescita continua su un mondo finito

- la produzione di energia nel mondo ultra inquinante la cui domanda dovrà crescere esponenzialmente nei prossimi decenni

etc, etc etc.

Adesso, a questo quadro generale seppur parziale, inseriamo la vivisezione di milioni di animali in tutto il mondo - ogni anno. E mi chiedo: beh almeno l’obiettivo nobile finale è quello del benessere di tutta l’umanità! E invece: MAGARI! Perchè solo una piccola parte del mondo beneficerà dei risultati della sperimentazione: la parte ricca e che può comprare i farmaci. L’altra invece, quella povera e che rappresenta la maggioranza della popolazione nel mondo, continuerà come se nulla fosse mai stato scoperto.

Ecco perchè, per me, la questione rimane aperta.
 
A quanto pare la situazione dentro Green Hill non è così legale come DOVREBBE. Vi invito a dare una letta a questo articolo soprattutto dal paragrafo [SPUNTANO I VERBALI DELLE ISPEZIONI DELLA ASL "MORTI CENTINAIA DI ANIMALI"] http://www.destradipopolo.net/?p=7863
 
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