Nome: Fernando Pauletto
Su di me: Un amante della natura. Amo pensare che "quando l’ultima fiamma sarà spenta, l’ultimo fiume avvelenato, l’ultimo pesce catturato, allora capirete che non si può mangiare denaro".
Interessi: Scooter elettrici, mobilità sostenibile, energia rinnovabile, meccanica automobilistica e la costruzione della stessa.
Vivo a: IT, Veneto
Specializzazione:: Disegnatore meccanico
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23/3/2011
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Veicoli Ibridi Plug-In
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Locazione:
Europa - Italia
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La nuova V60 Plug-in Hybrid della Volvo sarà presentata al Salone di Ginevra e sarà commercialmente disponibile a partire dall’inizio dell’anno prossimo. Si tratta di fatto della prima vettura ibrida plug-in di tipo diesel ad essere presentata al mercato. I numeri dichiarati della V60 plug-in Hybrid sono piuttosto interessanti per una station wagon di questo tipo: emissioni di CO2 pari a 49 g/km, consumi di 1,9 l/100 km (i primi 100!) e prestazioni con uno scatto da 0 a 100 km/h in 6,9 secondi.
Questa autovettura è per alcuni aspetti simile all’attuale Prius modello 2009-2010 (non plug-in). Prevede infatti tre modalità di funzionamento selezionabili semplicemente tramite la pressione di un pulsante: PURE, HYBRID e POWER.
Se si seleziona PURE, l’auto funziona in modalità puramente elettrica per un tragitto di circa 50 km, in modalità HYBRID che è la modalità predefinita all’avvio il motore elettrico interagisce in sinergia con il propulsore endotermico diesel, mentre se si seleziona POWER le prestazioni si polarizzano in modalità sportiva.
Il motore elettrico di bordo è montato nell’asse posteriore ed è da 70 Cv 200 Nm alimentato da una batteria agli ioni di litio da 12 kWh. Mentre il motore diesel è un cinque cilindri da 2400 cc da 215 Cv e una coppia di 440 Nm (montato nell’asse anteriore).
Fra le diverse particolarità di questa autovettura si fa notare la modalità di "valutazione del minor consumo" per tragitti impostati tramite navigatore. In questo caso l’auto decide autonomamente quale combinazione motoristica utilizzare lungo il percorso per ridurre al minimo le emissioni di gas nocivi.
Trattandosi di una macchina PLUG-IN la ricarica delle batterie può essere effettuata collegando l’auto in una qualsiasi presa di corrente domestica. I tempi di ricarica cambiano in funzione della potenza di ricarica impostata: 3 ore avendo a disposizione 3 kW, 4,5 ore a 2 kW e 7,5 ore a 1,2 kW.
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( Nessun video aggiunto ) |
REPORTAGE
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Volvo V60 Plug-in Hybrid - prima diesel ibrida al mondo
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posted on 2/23/2011 at 10:13
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Se non fosse per la tipologia di ibrido parallelo (come in questo caso) questa autovettura assomiglierebbe abbastanza all’Opel Ampera.. che vanta circa 60 di autonomia in elettrico dopo i quali interviene un motore termico (a benzina) per estendere l’autonomia. Questa macchina sembra quindi una sorta di combinazione tra una Prius Plug-in e un’Ampera Extended Range.
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Sono d’accordo con Sergio. Macchine tipo queste o peggio ancora i SUV ibridi (si legga Lexus 400h e compagnia) sono spesso autovetture di lusso in cui l’equipaggiamento elettrico è montato per esaltarne le prestazioni sportive. Purtroppo viviamo in un mondo in cui è importante dar risalto alle prestazioni (inutili) della autovetture piuttosto che evidenziarne l’efficienza ed altre prerogative ben più importanti. Personalmente ammiro molto la mia Prius - Toyota - che rappresenta il primo vero tentativo automobilistico partito più di 10 anni fa (insieme l’Honda Insight etc) di creare un’auto in cui l’efficienza energetica fosse al primo posto. Secondo me questa è la filosofia da addottare.. il resto rischia già di nascere con il fiato corto.
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Mamma mia...
tra un pò quest’auto - come quasi tutti i prodotti dell’attuale tecnologia/mercato dell’automotive - preparerà anche il cappuccino con la brioches naturalmente!
Credo sia lecito anzi doveroso chiedersi: che ha di verde, di risparmio enrgetico un’auto così?
Non che la Volvo sia un cattivo marchio, tutt’altro, ma 285 CV ibridi o meno che siano, hanno bisogno di fieno per spravvivere; per lavorare poi non ne parliamo!
Eppure leggo prestazioni energetiche strabilianti...spero qualcuno non ci creda.
Con simpatia
Sergio Capraro
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