Chissà che finalmente si cominci a fare informazione anziché propaganda pro o contro.
Sembra impossibile che in Italia si pensi che ecologia e nucleare siano in contrasto e nel frattempo per non usare il nucleare si bruci il carbone, che causa mille volte più morti oltre a diffondere enormi quantità di CO2.
E’ illogico che si continuino a fare confronti insensati tra nucleare e fotovoltaico che non sono affatto contrapposti.
E’ normale che non si sappia che all’estero ci sono molti ambientalisti favorevoli al nucleare, dato che l’informazione italiana è rivolta quasi totalmente agli affari interni.
Ma è paradossale che non ci si accorga che i verdissimi Finlandesi stanno facendo ricorso al nucleare e nonostante l’incubo ingegneristico di Olkiluoto3 abbiano già deciso di realizzare anche Olkiluoto4. O che i Giapponesi che hanno subito Hiroshima e Nagasaki siano grandissimi utilizzatori di energia nucleare.
Come è triste che la questione venga affrontata senza degnarsi di dedicare un secondo a comprenderla. Ad esempio senza infilarsi in analisi sull’attendibilità di questo o quello studio, semplicemente quanti sanno che cosa sia la radioattività? Mangiamo in piatti di ceramica radioattivi e le banane sono radioattive, lo sapevate? E’ pure stato inventato il concetto di "dose equivalente ad una banana":
http://it.wikipedia.org/wiki/Dose_equivalente_ad_una_bananaE’ triste anche che nessuno spieghi che un isotopo che ha un tempo di dimezzamento di un giorno è più radioattivo di un altro che ha tempo di dimezzamento di una settimana, quindi un elemento "radioattivo per 24’000 anni" vuol dire anche "poco radioattivo" rispetto ad esempio al radon che abbiamo in casa che ha un tempo di dimezzamento di 92 ore.
E a proposito di scorie sapete che nelle ceneri di una centrale a carbone c’è abbastanza uranio da far funzionare una centrale nucleare?
E che il "problema senza la soluzione" della lunga vita delle scorie può essere risolto con i reattori ADS come il Rubbiatron proposto da Rubbia?
Io spero che si cominci a parlarne ampiamente.