Nome: Silvia Lorenzi
Su di me: Redazione di HowToBeGreen. Vegetariana ed esperta di alimentazione biologica.
Interessi: Cucinare utilizzando esclusivamente prodotti biologici e locali. Amo coltivare l’orto e leggere. Faccio parte di un G.A.S. (Gruppo di Acquisto Solidale).
Vivo a: IT, Zugliano - Vicenza
Specializzazione:: Cuoca
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13/1/2012
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Riciclo & Riutilizzo
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Plastica biodegradibile e plastica compostabile. Qual’è la differenza? Sono sinonimi? Un oggetto biodegradabile è anche necessariamente compostabile? Allo scopo di fare chiarezza su queste terminologie che possono essere facilmente confuse è necessario dare alcune definizioni.
La biodegradabilità.
Per biodegradabilità si intende la scomposizione di un materiale in composti chimici semplici per azione di agenti biofisici naturali come batteri, luce solare, umidità ed altri agenti. Quindi, di fatto, si può assumere che quasi tutti i materiali esistenti possano essere biodegradati. La differenza sostanziale è quanto tempo sia necessario per trasformarsi in composti chimici elementari alla fine del processo di biodegradazione.
In rete ho trovato alcuni tempi di degradazione per differenti oggetti: - bucce di banana: 2-10 giorni - straccio di cotone: 1-5 mesi - carta: 2-5 mesi - bucce d’arancio: 6 mesi - calze di lana: 1-5 anni - borsette di plastica: 10-20 anni
La compostabilità.
Il compost è un prodotto ottenuto per mezzo della degradazione batterica del rifiuto umido domestico e utilizzabile in agricoltura come fertilizzante naturale. La normativa europea di riferimento sul packaging è la EN13432 / EN 14995. Secondo tale normativa i materiali o i prodotti compostabili devono avere le seguenti caratteristiche:
- non devono danneggiare il processo di compostaggio - devono comportarsi come una foglia di lattuga - devono favorire un’alta qualità del compost - devono garantire un’applicazione sicura del compost
Un esempio di plastica compostabile: il Mater-Bi. Il Mater-Bi è una bioplastica ottenuta dal mais e si presenta in forma di granulo e può essere lavorato secondo le più comuni tecnologie di trasformazione, per produrre prodotti bioplastici dalle caratteristiche quasi equivalenti alle plastiche tradizionali ma perfettamente biodegradabili e compostabili. I prodotti in Mater-Bi dopo l’uso si biodegradano mediamente nel tempo di un ciclo di compostaggio.
Qual’è la differenza fra biodegradabile e compostabile per la normativa?
Per essere definito biodegradabile, la direttiva stabilisce che il prodotto biodegradabile deve decomporsi del 90 percento entro 6 mesi. Mentre, per essere definito compostabile, il prodotto deve disintegrarsi in meno di 3 mesi, e non essere più visibile. Il processo di compostaggio deve avvenire in un ambiente controllato.
Ne consegue che alcune plastiche possano essere biodegradabili ma non necessariamente compostabili e quindi utilizzabili per la raccolta della frazione umida del rifiuto domestico. Vi prego di fare attenzione e di controllare attentamente le diciture riportate nella borsette di plastica.
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REPORTAGE
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La plastica biodegradabile e compostabile: cosa c’è da sapere
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posted on 13/1/2012 at 10:19
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Grazie, questo è un articolo molto utile!
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Ecco, io ignorantemente quando posso evitavo comunque anche quelle borsette. Vi capita mai di rifiutare una borsetta e la commessa ve la dà comunque? Vedo scene da circo a volte. In alcuni (pochi) negozi tengono gli scatoloni, io ho l’abitudine di usare quelli, che poi diventano contenitori per la carta... e finiscono nella carta. Non parliamo poi delle raccolte multimateriale che ci son in giro (finta differenziata praticamente), ho saputo che in alcuni paesi la differenziata si fa solo perchè ci son diverse temperatura di incenerimento (devo approfondire). Ora sono fuori argomento, ma il primo che raccoglie info posti un reportage, tnx
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A proposito di compostabilità della plastica, ho visto in vendita acqua in bottiglia in plastica vegetale COMPOSTABILE.
Controllando l’etichetta è scritto chiaramente quanto segue: "la bottiglia e l’etichetta sono sia riciclabili che compostabili - si biodegradano completamente in 80 gg negli appositi siti di compostaggio. Il tappo è in PE e va quindi conferito nella raccolta differenziata della plastica".
Pur essendo radicalmente contrario al concetto stesso di acqua in bottiglia.. ho acquistato alcune confezioni e vi garantisco che all’APPARENZA è identica alle comuni plastiche per imbottigliamento. Da questo punto di vista hanno fatto veramente un bel lavoro. Il prezzo si attesta sui 0,4 euro al litro contro altre marche che utilizzano plastica tradizionale con prezzi compresi da 0,26 a 0,39 euro al litro. Non c’è moltissima differenza.
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Ci faresti sapere la marca dell’acqua con quella bottiglia di plastica? Per curiosità, io bevo quella del rubinetto. Le borsette che mi son capitate in mano ieri (le avevo in casa, le riciclo) avevano la dicitura BIODEGRADABILE E COMPOSTABILE
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Acqua "Sant’Anna BIO" (il colore della plastica è verde).
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