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OGM sì o no? Riflessioni di un ambientalista razionale
8/2/2013
Idee Green
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  Locazione: Oxford
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Cosa può succedere quando invece di procedere seguendo le proprie convinzioni ci si ferma un attimo a valutare se sono corrette o no? Beh, si corre il rischio di dover cambiare idea di fronte all’evidenza. Qualcuno questo rischio decide di non volerlo mai correre, ma l’ambientalista inglese Mark Lynas, giornalista del Guardian, è invece uno di quelli che alle posizioni comode preferisce la ricerca della verità, anche se scomoda.Ed ecco le parole con cui inizia il discorso che ha pronunciato un mese fa, ad inizio 2013.

"Voglio iniziare con delle scuse. Mi scuso per avere speso molti anni della mia vita ad estirpare coltivazioni OGM. Mi dispiace anche di aver contribuito ad avviare il movimento anti-OGM a metà degli anni 90 e di avere pubblicamente demonizzato una soluzione tecnologica che invece può essere usata a vantaggio dell’ambiente. Come ambientalista e come uno che crede che chiunque abbia diritto ad una dieta salutare e nutritiva di sua scelta, non avrei potuto scegliere una strada più controproducente. Ora me ne pento completamente.

Immagino che vi stiate chiedendo cosa sia successo tra il 1995 ed oggi da farmi non solo cambiare idea ma da farmi venire qui ad ammetterlo. Beh, la disposta è semplice: ho scoperto la scienza e spero con questo di essere diventato un ambientalista migliore." Il testo completo lo trovate qui: http://lucadifino.wordpress.com/2013/01/25/perch-ho-cambiato-idea-sugli-ogm/
Buona lettura!

Mettete in discussione le vostre convinzioni, vedete se sopravvivono ad un esame razionale. Chiedete sempre le prove.

(Nessuna foto aggiunta per questo reportage)

 [Video]

 
Discorso di Mark Lynas alla Oxford Farming Conference  
 
 


REPORTAGE
 
OGM sì o no? Riflessioni di un ambientalista razionale
 
posted on 8/2/2013 at 12:15


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Ciao Fabio, interessante questo articolo. E’ abbastanza evidente che l’ambientalismo deve poggiare su basi scientifiche e molto spesso ciò non avviene a causa di una politicizzazione delle idee... le cosiddette idee "per partito preso".

Quello che vorrei sottolineare è che a prescindere dal fatto che gli OGM siano dannosi o meno per l’ambiente/uomo, un ambientalista (razionale) può benissimo opporsi al suo impiego per tutta una serie di altri motivi di cui abbiamo già parlato in altre occasioni. Ne cito un paio che mi stanno a cuore:

1) Sapendo che nel mondo già ora si produce cibo per 10 miliardi di persone a che serve dannarsi tanto per produrne ancora di più? Il problema è da ricercarsi sul PERCHE’ tutto questo cibo NON arrivi alle 7 miliardi di persone presenti ORA sul pianeta terra.

2) La dieta carnea è INCOMPATIBILE con le esigenze attuali e future circa l’ecosistema, la salute dell’uomo e le condizioni a cui sono sottoposti miliardi di esseri senzienti quali sono gli animali non umani detti "da carne". Circa questo punto (fondamentale a mio avviso) mi fa specie quando Lynas dice: "(...) Invece hanno parlato di un mondo ideale in cui i popoli occidentali mangino meno carne e calorie in modo che le persone nei paesi in via di sviluppo possano averne di più. Tutto questo è semplicemente assurdo."

Come "semplicemente assurdo"? E’ come dire che se una macchina ha il serbatoio bucato e il buco aumenta la risposta per tirare avanti sia produrre più carburante (in esaurimento) ed inserirlo nel serbatoio ad una velocità maggiore della perdita (che nel frattempo aumenta). Se è questa la posizione realistica e razionale di Lynas, qualcosa non va.

Aggiungerei che la razionalità/metodo scientifico (fuori dal contesto della pericolosità o meno degli OGM, efficienza di produzione del biologico etc) "consigliano" un reset totale dell’ordine delle cose! Serve un reset in primis circa lo spreco di risorse alimentari e l’inefficienza/dannosità colossale della dieta carnea che PURTROPPO si sta diffondendo esponenzialmente anche in Asia. Se poi per Lynas è assurdo anche solo parlarne perchè il mondo ideale è un sogno irrealizzabile ed è meglio stare con i piedi per terra, ok.. ma questo è un problema suo.

A mio avviso, un vero ambientalista non è colui che si occupa di GIUDICARE le tecnologie ma bensì di valutarne il contesto ed il senso del loro utilizzo.
 
1) Una buona parte del cibo, in particolare quello fresco, non è facilmente ed economicamente trasportabile e conservabile e si ammacca e deperisce già su percorsi medi, quindi una certa quantità di perdite tra il campo e la tavola è eliminabile solo avvicinando la tavola al campo con filiere corte. Esportare cibo da un paese all’altro in quantità significative si può fare solo se si tratta di cibi molto apprezzati (e quindi cari per il consumatore) oppure per cibi che si conservano bene.
Paradossalmente alcuni OGM sono stati studiati proprio per ridurre il problema che tu poni come un motivo per rifiutarli: aumentare la vita utile del frutto dopo la raccolta e ridurre così lo spreco di frutti marciti.
In un certo senso il buco nel serbatoio è riducibile, ma non eliminabile, come l’autoscarica di una batteria o l’ineliminabile entropia connessa ad ogni trasformazione, spostamento o passaggio del tempo.
2) Io interpreto il "semplicemente assurdo" di Lynas come la constatazione che agli abitanti dei paesi ricchi non interessa per niente la fame nei paesi poveri, quindi non cambieranno la loro dieta per far mangiare loro.
E’ una triste constatazione, ma anche i sistemi politici idealmente più giusti ed equi che si proponevano di dare ad ognuno secondo le sue esigenze e ricevere da ciascuno secondo le sue capacità sono miseramente falliti di fronte all’egoismo degli individui.
Credo che sia impossibile imporre all’occidente (ma anche a tutto il resto del mondo) di abbandonare il consumo di carne: secondo me può essere solo una scelta dei singoli.
Quindi se mi dici che il problema fame può essere risolto se tutti evitassero di mangiare carne posso dirti che sì, in teoria hai ragione, ma che sai anche tu che questa ipotesi non si verificherà né domani né tra 10 anni.
E’ un’ipotesi come "se tutti i politici fossero onesti e tutti gli elettori fossero intelligenti"... :-(
 
1) OGM per aumentare la produzione OGM per rallentare la deperibilità degli alimenti. In questo senso la modificazione genetica la vedo bene. Il non senso (a mio avviso) è l’applicazione su larga scalda degli OGM al solo fine dell’aumento della produzione di prodotto per ettaro.

2) La tua interpretazione del "semplicemente assurdo" di Lynas è chiaramente quella che intende proprio lui.. ciò che è tanto triste quanto nefasto è che come dici tu ai ricchi del mondo nulla importa della fame dei poveri! Ecco perchè, nel mondo reale, il connubio business-ogm-profitto-terzoMondo mi puzza dalla fondamenta. "Credo che sia impossibile imporre all’occidente (ma anche a tutto il resto del mondo) di abbandonare il consumo di carne", lo credo anch’io! Mi è bastato far caso, questo inverno, per la prima volta al numero di inserti di pelliccia (di cane asiatico e coniglio) che sono appesi ai colli delle persone e quando lo dici alle persone a loro nulla importa. Mi basta vedere quanta poca risonanza abbiano campagne di sensibilizzazione sulle crudeltà inflitte ad animali intelligenti come i maiali o i primati. E mi basta vedere a quanto nulla importi della deforestazione dell’Amazzonia legata agli allevamenti.. "guai chi mi tocca la mia costata!" mi sento spesso dire (...). In quest’ottica: il mondo non cambierà nemmeno fra 1000 anni ma di certo "finirà" molto prima e per mano dell’uomo stesso, non certo a causa di un meteorite.
 
Proprio stamattina ho visto questo programma del Programma Ambientale delle Nazioni Unite e della FAO http://www.thinkeatsave.org/ riguardo allo spreco di cibo. Un articolo al riguardo ci starebbe bene su howtobegreen...
 
Sembra interessante.. me lo guardo di sicuro.
 
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