Nome: Daniele Bernardi
Su di me: studende presso l’Ipsia A. Scotton di Breganze
Interessi: auto e moto
Vivo a: IT, Veneto/Vicenza
Specializzazione:: Tecnico sistemi energetici - OMT (operatore meccanico termico)
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18/2/2011
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Energia Solare Fotovoltaica
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Dopo aver passato millenni a sfruttare tutto ciò che trovavamo sul nostro pianeta, senza mai dare niente in cambio a Madre Natura per le risorse da lei concesse e, soprattutto, con poca lungimiranza nel prevedere che in futuro le cose sarebbero potute non andare sempre bene, ora l’uomo si rende conto che la situazione è diventata piuttosto insostenibile e tenta di correre ai ripari. La nostra intelligenza ci contraddistingue da tutte le altre specie viventi, quindi non dovremmo stupirci se negli ultimi anni stiamo cercando di rimediare ai danni fatti nei precedenti secoli. Lo sfruttamento intelligente delle rinnovabili è uno di questi rimedi e una volta capito come integrarle nella vita di tutti i giorni, un grande passo è già fatto. Prendiamo l’energia solare ad esempio: c’è stato un incremento esponenziale di pannelli solari, prima limitati soltanto ai tetti degli edifici o a grandi distese piane, dove migliaia di lastre fotovoltaiche sono messe a raccogliere più energia possibile. Poi sono diventati più piccoli, più efficienti, perfino pieghevoli, installati anche su capi d’abbigliamento o apparecchi informatici. Cos’altro potremmo utilizzare per sfruttare l’energia del sole? C’è chi ha visto nel nostro futuro un manto stradale formato da tanti pannelli solari creati ad hoc. L’idea può sembrare azzardata ma pensandoci un attimo, le strade sono costantemente sotto l’azione dei raggi solari, quindi perché non sfruttare questa cosa? Il progetto Solaroad è stato sviluppato dall’istituto di ricerca TNO insieme ad alcuni partner olandesi come la Ooms Avenhorm Group e la Imtech, oltre alla Provincie Noord-Holland. Questo perchè l’idea principale è quella di realizzare una specie di pista ciclabile in grado di svolgere anche le funzioni fotovoltaiche, e l’Olanda è indubbiamente il paese più adatto per sperimentare dei materiali al passaggio delle biciclette. Entro il 2012 verranno quindi posati dei blocchi di cemento ricoperti da uno strato di un cm di celle solari in cristalli di silicio, protette da uno spesso vetro. Mentre le bici andranno su e giù per questo percorso, verrà generata energia (si pensa 50 kWh l’anno per metro quadro), da sfruttare per l’illuminazione stradale, semafori o anche per uso domestico. Se la fase di sperimentazione andrà a buon fine, rispettando tutti i criteri minimi di sicurezza, affidabilità, efficienza e manutenzione, allora potremmo in futuro trovarci a camminare su strade tecnologicamente avanzate, che ci aiuteranno a ridurre la nostra dipendenza dai combustibili fossili a favore delle energie rinnovabili.
FONTE: next
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( Nessun video aggiunto ) |
REPORTAGE
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La vecchia pista ciclabile, ora diventa fotovoltaica!!
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posted on 2/18/2011 at 8:04
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Mah... io non vorrei dovermi trovare a frenare sopra ad un vetro bagnato... e poi quanta energia si spenderebbe per tener puliti dalla polvere dei moduli posati per terra in orizzontale? Mi sembra veramente un esperimento poco sensato. Costa enormemente meno realizzare impianti su cui non si debba camminare sopra e che essendo orientati ed inclinati correttamente producono molto di più.
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Molto interessante anche se magari potrebbe essere poco "pratica" e basso rendimento.. specie in paesi nord europei con l’Olanda dove l’insolazione media è già piuttosto bassa.
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