Per Luca Mercalli la TAV non serve, meglio una decrescita intelligente.
Ecco le considerazioni di Mercalli sulla TAV: [ Bisogna chiuderle le grandi opere, sono piramidi faraoniche che non servono a nessuno: il territorio è saturo, bisogna accettarne i limiti. Al posto di tanti soldi concentrati in poche mani, sarebbero meglio tanti soldi diffusi, investimenti pubblici su iniziative più piccole, come le ristrutturazioni, la pulizia dei torrenti, la cura degli argini. Tutte attività che impiegano le persone e muovono l’economia preservando il suolo. Se lo Stato decidesse di investire in politiche ambientali, al posto di annunciarle e basta, si metterebbe in moto un circuito virtuoso che andrebbe dai produttori agli installatori, dai consulenti agli idraulici, agli elettricisti: si diminuirebbero le bollette, si sistemerebbe il bilancio ecologico e si darebbe un giro all’economia ].
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