Il fatto che stiano tentando di raffreddare il reattore con acqua di mare e acido borico (con il rischio concreto di provocare una nuova esplosione) dà l’idea, come rilevano molti esperti statunitensi, di un tentativo disperato per evitare la fusione del nocciolo. Lo scenario si fa quindi più difficile ed evitare il meltdown del reattore potrebbe essere a questo punto impossibile. Con le linee elettriche fuori uso, le pompe per i raffreddamento sono in questo momento alimentate con batterie ad accumulo che hanno un’autonomia massima di otto ore. E dopo?
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