Lungo un tratto di costa in Perù più di 3.000 delfini sono morti trascinandosi a riva solo negli ultimi 3 mesi e la cosa più preoccupante è che molti temono un’escalation del fenomeno.
I biologi puntano il dito contro le trivellazioni offshore delle compagnie petrolifere che utilizzano una tecnica controversa per il rilevamento di petrolio sotto il fondo marino utilizzando sonar. Le compagnie petrolifere utilizzano onde acustiche a diverse frequenze e possono causare la morte per impatto acustico, non solo in delfini ma anche nelle balene.
Nel 2003, gli scienziati della Zoological Society di Londra hanno scoperto che i sonar subacquei possono portare alla formazione di microscopiche bolle di azoto nel sangue e gravissimi danni gli organi vitali dei mammiferi acquatici. Molti dispositivi acustici subacquei sono inoltre sospettati di causare disorientamento e emorragia interna per la fauna selvatica esposta.