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Una docente dell’Università di Bologna, pare abbia scoperto il futuro dell’energia solare, tanto da ottenere un finanziamento direttamente dall’Unione Europea, di ben 1 milione e 200 mila euro.
Il progetto, denominato PhotoSi, si basa sugli studi condotti dalla dottoressa su come applicare la nanotecnologia e nuovi materiali HiTech per poter costruire pannelli fotovoltaici di prossima generazione. Cioè delle celle di nanocristalli di silicio e dendrimeri. I materiali si potranno ottenere attraverso la produzione bottom-up dei nanocristalli, dall’assemblamento delle strutture molecolari. Quindi una tecnica più semplice ed economica rispetto alla top-down, che prevedeva la riduzione di dimensione di materiali più grandi e che dovrebbe permettere di ottenere nanocristalli in grado di assorbire tutta la luce solare. In sintesi, si tratterebbe di una riduzione dei costi, di una riduzione dei materiali nocivi e di un aumento del 15 dell’energia elettrica ricavata.
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