Mayetta ha commentato il reportage
reportage:
Grazie per aver condiviso con noi la tua esperienza, mi rende felice che un altra persona abbia dato un parere positivo sui lavabili! Volevo soltanto aggiungere un appunto: per chi volesse una maggiore sicurezza di igienizzazione ed un effetto sbiancante, può aggiungere al lavaggio un po’ di PERcarbonato (da non confondere assolutamente con il perborato), se siete fortunati lo trovate da solo, ma in genere è contenuto, assieme a riempitivi etc. (tipo il bicarbonato), negli igienizzanti ecologici che si possono trovare nei negozi bio.
Questo è utile soprattutto quando ci sono arrossamenti o infezioni.
In questi casi si consiglia di tenere la temperatura di lavaggio almeno a 60°C, aggiungere un po’ di igienizzante, e possibilmente stendere al sole (che igienizza); c’è anche chi li stira con il vapore.
Riassumendo, più la temperatura di lavaggio è elatava, più si garantiscono efficacia di lavaggio e igiene. La biancheria lavata a 30°C ha un numero di batteri 10 volte inferiore rispetto a prima del lavaggio, quella lavata a 40°C, ha un numero di batteri 500 volte inferiore, mentre lavaggi a 60°C garantiscono il quasi totale abbattimento della carica batterica iniziale.
Lo svantaggio è che all’aumentare della temperatura, aumenta anche il consumo di energia e quindi aumentano anche le emissioni di CO2 (il 70-80% dell’elettricità utilizzata dalla lavatrice serve a scaldare l’acqua).
Un buon compromesso potrebbe essere quello di alternare cicli di lavaggio a basse temperature a saltuari cicli ad alte temperature. (
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