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Nome: Fabio Reghellin

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Proprio stamattina ho visto questo programma del Programma Ambientale delle Nazioni Unite e della FAO http://www.thinkeatsave.org/ riguardo allo spreco di cibo. Un articolo al riguardo ci starebbe bene su howtobegreen... (leggi tutto)  
 
ArteInCollina
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1) Una buona parte del cibo, in particolare quello fresco, non è facilmente ed economicamente trasportabile e conservabile e si ammacca e deperisce già su percorsi medi, quindi una certa quantità di perdite tra il campo e la tavola è eliminabile solo avvicinando la tavola al campo con filiere corte. Esportare cibo da un paese all’altro in quantità significative si può fare solo se si tratta di cibi molto apprezzati (e quindi cari per il consumatore) oppure per cibi che si conservano bene. Paradossalmente alcuni OGM sono stati studiati proprio per ridurre il problema che tu poni come un motivo per rifiutarli: aumentare la vita utile del frutto dopo la raccolta e ridurre così lo spreco di frutti marciti. In un certo senso il buco nel serbatoio è riducibile, ma non eliminabile, come l’autoscarica di una batteria o l’ineliminabile entropia connessa ad ogni trasformazione, spostamento o passaggio del tempo. 2) Io interpreto il "semplicemente assurdo" di Lynas come la constatazione che agli abitanti dei paesi ricchi non interessa per niente la fame nei paesi poveri, quindi non cambieranno la loro dieta per far mangiare loro. E’ una triste constatazione, ma anche i sistemi politici idealmente più giusti ed equi che si proponevano di dare ad ognuno secondo le sue esigenze e ricevere da ciascuno secondo le sue capacità sono miseramente falliti di fronte all’egoismo degli individui. Credo che sia impossibile imporre all’occidente (ma anche a tutto il resto del mondo) di abbandonare il consumo di carne: secondo me può essere solo una scelta dei singoli. Quindi se mi dici che il problema fame può essere risolto se tutti evitassero di mangiare carne posso dirti che sì, in teoria hai ragione, ma che sai anche tu che questa ipotesi non si verificherà né domani né tra 10 anni. E’ un’ipotesi come "se tutti i politici fossero onesti e tutti gli elettori fossero intelligenti"... :-( (leggi tutto)  
 
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[ OGM sì o no? Riflessioni di un ambientalista razionale ]

Cosa può succedere quando invece di procedere seguendo le proprie convinzioni ci si ferma un attimo a valutare se sono corrette o no? Beh, si corre il rischio di dover cambiare idea di fronte all’evidenza. Qualcuno questo rischio decide di non volerlo mai correre, ma l’ambientalista inglese Mark Lyn... (read all)  
 
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Buongiorno Luca e grazie per il commento. Mi scuso se il "burp" con cui ho iniziato il mio primo intervento è risultato sgradevole o antipatico. Sul momento mi era sembrato un simpatico modo di esprimere l’idea dell’indigestione di frottole, ma sicuramente potevo esprimermi meglio e cercherò di farlo in futuro. Riguardo ai miei interessi credo sia superfluo ricordare che ciò che si trova sul web riguardo ad una persona non riassume certo tutti i suoi impegni e tutti i suoi interessi. In particolare per quel che mi riguarda l’ecologia circonda e permea da sempre molti dei miei interessi, tuttavia non avendo dedicato anni di università a biologia e studio di ecosistemi non mi sento all’altezza di scriverci sopra dei reportage. D’altra parte per riconoscere che gettare olii esausti nei tombini è un gesto folle non c’è bisogno di una preparazione specialistica, così come riconoscere che un’affermazione come "semi con un gene in grado di rendere sterili le varietà locali" necessita di forti evidenze scientifiche per provare che i geni di una specie sono in grado di creare mutazioni nei geni di _un’altra_ specie. Se qualcuno, per fare un esempio informatico, diffondesse la "notizia" che usare computer Apple (o installare Ubuntu) provoca un aumento dei suicidi tra gli utilizzatori credo che anche tu interverresti con fermezza per contestarla. Un conto sono le opinioni ("grande", "piccolo", "bello", "brutto"), un altro sono le menzogne. Se scrivessi in un reportage che Ruby è la nipote di Mubarak non credo che troverei molti disposti ad applicare con calma e delicatezza il metodo socratico. Qualche bel "vaffa" me lo beccherei, credo. Ad alcuni "anti"Qualcosa invece si perdona un po’ tutto, comprese le menzogne e questo non lo trovo affatto giusto, soprattutto per le conseguenze che ha se poi viene chiesto alla popolazione di esprimere un’opinione. Per evitare polemiche tralascio esempi troppo vicini e torniamo indietro di 80 anni: la popolazione accettò che venissero emesse delle leggi razziali anche perché le bugie sugli ebrei sono circolate per anni. Non si tratta quindi di ergersi come paladino della verità, ma piuttosto di svolgere un piccolo ruolo di censore delle menzogne, sperando che altri, con altre competenze, facciano lo stesso nei campi in cui io sono ignorante. Concludendo mi scuso ancora per quel "burp" e ti ringrazio per il tuo contributo. (leggi tutto)  
 
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Segnalo un ottimo articolo di Dario Bressanini in cui chiarisce che "I suicidi sono un problema reale dalle molteplici cause, ne parleremo ancora, ma la modifica genetica del cotone non è tra queste, per cui chi approfitta di questo dramma per portare avanti la propria agenda anti-OGM sta facendo una vera e propria opera di sciacallaggio, visto che, come gli sciacalli, approfitta dei cadaveri." Merita di essere letto: http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/10/02/l%E2%80%99inesistente-legame-tra-suicidi-e-cotone-ogm-parte-2/369869/ (leggi tutto)  
 
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"l’unica strada da seguire per affrontare e risolvere la questione fame nel mondo" ?? Davvero? E neanche una parola sulla crescita demografica? E’ irrilevante aggiungere all’equazione un altro miliardo o due di bocche da sfamare? Stranamente il controllo demografico (e l’idea di una decrescita della popolazione) non sono mai al centro delle discussioni, neppure quando si parla di "decrescita felice". (leggi tutto)  
 
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I Led sono un’ottima opzione per diverse applicazioni, ma devo rilevare che quest’affermazione "senza produrre alcun tipo di calore" non corrisponde alla realtà. Scaldano poco rispetto alla potenza ed al flusso luminoso, ma producono comunque calore. E dato che sono molto compatti se non si applica un dissipatore adeguato si scaldano troppo e si bruciano. E addio alle ventimila ore di vita prevista. (leggi tutto)  
 
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Sig. Alessandro, non se la prenda, mi sono riferito a "l’autore" non sapendo se l’avesse scritto lei o se l’avesse copiato da altre fonti come succede spesso sul web. 1) come fa a raddoppiare ("e oltre")la cifra calcolata se non raddoppia le ore? Raddoppia la potenza? Raddoppia gli apparecchi in stand by? La battuta sulla giornata di 32 ore era perché mi pareva evidente l’errore, invece visto che non è evidente ipotizziamo che io abbia un apparecchio che uso 8 ore al giorno, 16 ore di stand by. Se lo uso 4 ore al giorno lo stand by dura 20 ore, se non lo uso per nulla lo stand by dura 24 ore... Quindi anche se elimino tutto lo stand by di un apparecchio che non uso mai arrivo al massimo ad eliminare 24 ore di consumi, di più proprio non si può. Quindi dato che 24 è solo 1,5 volte 16 non potrò mai raddoppiare il risparmio che ottengo su 16 ore... Spero ora sia chiaro. 2) Per curiosità si tratta di uno stereo "classico" ad elementi separati o di un compatto? 3) Sono i genitori i primi a dover educare i bambini, ma io credo che l’onere di educare la nuova generazione ricada su tutti gli adulti, quindi anche su di me che figli miei non ne ho. Quel che intendo per retorica sono gli slogan su foreste, mari, fiumi, atmosfera che sui bambini nella mia esperienza non fanno presa. La ricompensa per la "fatica" è troppo lontana ed impalpabile mentre loro vivono nel qui ed ora con una prospettiva che arriva al massimo ai regali di Natale. Per spingerli a comportamenti ecologici o "consapevoli" che idee avete? Prendiamo dalla loro paghetta i soldi per le bollette? Mi sembra un po’ troppo crudo, mi sembra anche che sulle mogli non funzioni... ma se qualcuno ha provato e funziona... (leggi tutto)  
 
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Dopo aver ipotizzato "una media di 16 ore di stand-by al giorno" l’autore parte per la tangente... "se consideriamo che nella realtà molti elettrodomestici non vengono utilizzati molto spesso.. la cifra raggiunge il raddoppio o va anche tranquillamente oltre" Ora se siamo partiti da 16 ore al giorno e raddoppiamo arriviamo a 32 ore al giorno... Di che giornate stiamo parlando? Mi piacerebbe anche sapere chi ha uno stereo che in stand by assorba 25 Watt: è una potenza che dissipa un calore sensibile direttamente a mano nuda, ma più di tutto vorrei far notare che molti possessori di decoder digitale terrestre non lo mettono mai in stand by e lo lasciano direttamente acceso. Per loro anche la ciabatta stand by rimarrebbe sempre accesa. Personalmente credo che si debba trovare un qualche modo per responsabilizzare i bambini e i giovani, che passano molto tempo in casa e lasciano allegramente le luci accese. A cos’altro ci si può aggrappare per stimolarli che non sia la solita retorica ecologista, ma che li tocchi invece più da vicino? (leggi tutto)  
 
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Grazie Teddyson, io stavo guardando la Peugeot 3008 Hybrid 4 che mi sembra interessante per la soluzione di motore diesel sull’asse anteriore ed elettrico sull’asse posteriore, ma il prezzo è altino (33-35k€) e non capisco ancora quale sia la potenza del motore elettrico e quale la capacità delle batterie nichel metal idruro Sanyo che monta. Il sito Peugeot è straordinariamente scarno di informazioni su questo punto. (leggi tutto)  
 
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A questo prezzo sembra cominci ad essere competitiva, ma dopo i primi 3 anni che succede alla batteria noleggiata? Diventa di proprietà del cliente? O viene cambiata e parte un altro ciclo di noleggio? (leggi tutto)  
 
 
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Come dice anche Hormann l’interesse è naturale. Anche parlando di nuvola fa una gran confusione: se qualcuno ottiene qualcosa qualcun altro deve rinunciarci, non vedo come si possa avere un’incoerenza tra il "front end" ed il "back end" come dice lui... altrimenti io mi disegno un bel front end su misura in cui prendo a prestito beni e servizi e non li restituisco mai... comodo! Potremmo non avere interessi se la vita fosse infinita, ma per me è diverso avere un pezzo di pane oggi o averlo tra 10 anni e lo stesso è per gli altri: chi mi presta la casa per averla indietro tra un mese senza interessi? Come dice anche Hormann l’interesse è naturale. (leggi tutto)  
 
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Ciao Beppe! "Il Fatto Quotidiano" ospita articoli di molti autori e ogni autore ha una sua competenza, credibilità e oggettività, quindi non è "il fatto" a scrivere qualcosa di giusto o sbagliato, ma l’autore. Vanna Brocca non mi pare che metta lo stesso impegno di Bressanini nell’analizzare i fatti prima di esprimere la sua opinione... - quanto è lecito trattare altri esseri senzienti come cavie da laboratorio? Un cristiano ti direbbe che Dio ha messo l’uomo sopra le altre creature, invece io che non credo in una vita dopo la morte dico solo che per salvare la mia ragazza, mio fratello o un figlio di un amico non esiterei a portare un’intera specie di topi all’estinzione. Non uno o due animaletti... trovo incommensurabilmente più preziosa la vita mia o di un mio caro rispetto a quella di un animale. - quanto posso fidarmi di un mercato (quello della vivisezione e test sugli animali) basato sulla logica del profitto economico? Quanto di tutti gli altri mercati. Non fidarti affatto! Cerca le informazioni che ti consentono di farti un’idea personale. Io quando mi è impossibile chiedo ad amici che ritengo più addentro alla questione e se comunque non arrivo a formarmi un’opinione sospendo il giudizio. Vedo che molti non fanno così e di conseguenza credo che sia un errore sottoporre a referendum argomenti tecnici su cui il 95% della popolazione ignora tutto, ad esempio nucleare e staminali. - Chi mi dice che non vivisezionino animali per trovare cure per l’obesità per i ciccioni fratelli americani piuttosto che per creme o cremine di bellezza per rendere più soffice la pelle? (guarda un po’ ci sono campagne animaliste un po’ in tutto il mondo proprio contro i test dei prodotti cosmetici sugli animali) La normativa europea esclude già la ricerca su animali per i cosmetici. In ogni caso se una norma dice "al semaforo i veicoli passano solo col verde" e qualcuno passa col rosso non credo si possa migliorare la situazione vietando la circolazione di tutti i veicoli e mandando tutti a piedi... - E’ giusto mettere sullo stesso piano di discussione i bambini ammalati di cancro (altra immagine basata sull’onda dell’emozione) con la sofferenza di MILIONI di animali utilizzati come se fossero alla pari di foglie di lattuga? Io certamente non li metto sullo stesso piano: la vita del bambino ha per me un valore enormemente maggiore di quella dell’animale. Ma noto che tu scrivi "MILIONI di animali"... Milioni?? e non scrivi "MILIONI di bambini"... Quante persone sono state salvate dalla cardiochirurgia? Milioni? A fronte di qualche migliaio di cavie utilizzate? E non si tiene conto che a fronte di alcune cavie oggi i progressi scientifici hanno ricadute domani, dopodomani e per tutti gli anni a venire? Mille bambini domani, mille dopodomani, mille il giorno dopo... quante guarigioni sono nel prossimo secolo? - Quando vedo che nel parlamento italiano ci sono deputati che votano CONTRO l’obbligo all’uso dell’anestesia per gli animali, cosa devono pensare? Che in parlamento ci sono 40-50 mostri e che tali mostri decidono su leggi che riguardano le persone e l’ecosistema tutto? Una domanda: si può sperimentare un nuovo anestetico su un animale già anestetizzato? - Chi mi assicura che il concetto secondo cui alla vivisezione animale non c’è alternativa credibile non sia lo stesso che sostiene il principio falso per il quale nella dieta umana bisogna mangiare carne per crescere sani e forti mentre i vegetariani sono tutti pazzi e visionari che non sanno di che cosa parlano? E’ giusto che, come dicevo, ognuno si crei le sue opinioni, ma quale alternativa propongono per valutare l’effetto sistemico di una molecola? Testare un tessuto per volta sarebbe inutile. Gli organismi sono complessi e per riuscire a modellizzarli in modo preciso bisognerebbe averli già ben compresi... ma a quel punto non avremmo più bisogno di sperimentare, dato che la sperimentazione serve per comprenderli... è ben spiegato anche nel link del mio precedente commento. - Chi mi assicura che un laboratorio applicherà l’anestesia agli animali sotto test in un mondo in cui per il PROFITTO legato alla vendita della pellicce si SCUOIANO VIVI gli animali per 50 milioni di esemplari all’anno (http://www.howtobegreen.eu/greenreport.asp?title=572)? A meno che non si stia studiando proprio un anestetico il dolore altera i risultati degli esperimenti, quindi credo sia logico che si utilizzino (anche perché costano poco) così come previsto dalle normative. Certo io non te lo posso assicurare, ma qui http://difesasperimentazioneanimale.wordpress.com/ ci scrivono diversi giovani ricercatori e di risposte ne puoi trovare molte. - Chi mi assicura che tutta questa sofferenza animale sarà servita per dare al mondo un arma in più contro le malattie incurabili? Tutta questa sofferenza animale finora ci ha dato molto. I bambini leucemici ora sopravvivono quasi tutti, per esempio. Certo quando si fa ricerca non c’è mai una correlazione precisa ed immediata tra sforzo e risultato... Sopra ogni cosa mi chiedo: la sofferenza immensa prodotta dallo specismo umano pagherà alla fine? Beh, questa è una domanda impegnativa... Secondo me al mondo siamo già in troppi, ma di sicuro anche le altre specie sono speciste, altrimenti le formiche non sfrutterebbero gli afidi e i leoni morirebbero di fame... E un vegetariano che mangia una pianta non è anch’esso specista, sebbene preferisca cibarsi di specie diverse? (leggi tutto)  
 
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Le manifestazioni per una buona causa vanno sostenute, certo, ma la causa deve essere buona e giusta. Bloccare la sperimentazione animale sull’emozione di qualche immagine cruenta facendo pensare che tutta la sperimentazione preveda sofferenza e morte e senza proporre alternative valide significa mettere una pietra sopra alla ricerca farmacologica e chirurgica. In pratica chi ha malattie per cui le medicine ci sono già se ne frega di quelli che invece attendono una cura e preferisce che i topolini non soffrano... O meglio, non soffrano nella ricerca scientifica, perché poi come muoiono soffrendo quando si fanno le derattizzazioni dei quartieri non interessa a nessuno. Quelli sono topi di serie b, mica sono bianchi e coccolosi come le cavie di laboratorio. La direttiva UE comunque al contrario di quanto indicato da "il fatto quotidiano" impone la sedazione e la riduzione al minimo del dolore. Ma è solo una delle tante bugie che vengono continuamente ripetute e che finiscono per avere lo status di "verità"... Un’altra è quella dei "metodi alternativi"... Se qualcuno saprà finalmente trarre qualche risultato dai metodi sbandierati come "alternativi" ma in realtà solo "complementari" alla sperimentazione animale ben venga, voterò per cambiare la legge. Solo che non ce ne sarà neanche bisogno: la sperimentazione sugli animali è molto più costosa di qualsiasi tecnica di simulazione o in vitro su tessuti o colture di cellule, quindi quando sarà una vera alternativa saranno le stesse aziende ad abbracciarla per ridurre i propri costi ed aumentare i profitti. Sull’argomento ti segnalo questo articolo: http://difesasperimentazioneanimale.wordpress.com/2012/01/09/lassurdita-dei-metodi-alternativi/ Ciao (leggi tutto)  
 
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Grazie, questo è un articolo molto utile! (leggi tutto)  
 
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"Una idea può essere perfettibile, perfezionabile o comunque migliorabile" Certo, ma può anche essere semplicemente sbagliata. E se si pensa che è sbagliata è giusto ed onesto dirlo argomentando e senza scherno. Altrimenti il "pensare con la propria testa" va a farsi benedire. Tutto il tuo discorso sulla democrazia e sul votare facendo la spesa per contribuire ad affermare la propria scala di valori mi trova assolutamente d’accordo, così come concordo sulla distanza abissale tra le attuali opinioni della maggioranza e la realtà. Parte di questa distanza è causata da semplice ignoranza, ma buona parte deriva da false promesse di energia gratuita, soluzioni miracolose, tecnologie dietro l’angolo tenute segrete o osteggiate dai poteri forti o da complotti monetari che costringono gli uomini a lavorare... tutte idee che deresponsabilizzano il singolo che quindi si sente autorizzato a non impegnarsi in prima persona. In realtà invece l’unico cambiamento che sicuramente possiamo portare nel mondo sono i nostri comportamenti e le nostre scelte ragionate, non drogate da preconcetti e pubblicità. (leggi tutto)  
 
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Per completezza direi che accanto alle foto macabre dei cani mancano le foto dei bambini malati di cancro che attendono le cure cui stanno lavorando i ricercatori che fanno sperimentazione animale su topi e cani. Ma chiaramente mettere il discorso sul piano razionale minerebbe la spinta emotiva che tiene in piedi questa operazione mediatica. Alcuni miei appunti: 1) i cani utilizzati non vengono tutti uccisi come vorrebbe far credere l’autore, anzi, vengono dati in adozione dopo i test. 2) la "vivisezione" o meglio "sperimentazione animale" non si pratica a Green Hill ed anche chiudendo quell’allevamento (che non è nemmeno l’unico in Italia) le pratiche sperimentali non cambierebbero di una virgola: gli animali verrebbero semplicemente comprati altrove. 3) la Asl fa controlli frequenti in Green Hill e non trova mai nulla di contrario alle leggi. Forse invece di mandare pallottole e minacce a sindaco, polizia e asl il movimento contro Green Hill dovrebbe concentrarsi sul far cambiare le leggi... o forse dovrebbero guardare anche come stanno i cani in tutti gli altri canili d’Italia... Se poi qualcuno vuol vedere com’è il canile gestito dall’associazione di Vittoria Brambilla e fare dei confronti trova il video qui: http://www.youtube.com/watch?v=aGVTC8-7urw Che facciamo, chiudiamo anche quello? 4) "capire l’enormità del problema vivisezione"... E l’enormità del problema delle malattie di cui si cerca una cura? Pare che milioni di malati meritino meno compassione di alcune migliaia di cani! Avete proposte per metodi alternativi? Presentatele, ma magari prima cercate di capire i limiti che hanno le analisi in vitro e le simulazioni e non dite che la sperimentazione animale "serve a risparmiare" o che esistono "farmaci non testati". E le cure per le malattie animali? Qualcuno pensa che non vengano testate? 5) A parte le violenze gratuite citate sono responsabilità (anche penali) dei singolo, vorrei sottolineare che "sezionati a cuore battente"... è esattamente quello che si fa negli ospedali con i pazienti: chirurgia. E’ così che si sono sviluppate le tecniche per i trapianti d’organi, ad esempio. Le leggi sulla sedazione ci sono e mi risulta vengano applicate. 6) se qualcuno fa legalmente qualcosa che non ci piace mi pare che dovremmo cercare di cambiare la legge, non di imporre la nostra visione con la forza come sta cercando di fare il movimento. Se qualcuno vuole rifletterci su qui può trovare molti spunti http://difesasperimentazioneanimale.wordpress.com/2011/12/22/letica-non-e-emotivita/ (leggi tutto)  
 
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[ Ecologia natalizia: meglio preferire alberi di natale veri o di plastica? ]

Ecologia a natale, alberi di natale veri, alberi di natale di plastica. Quale soluzione ha la carbon footprint minore? L’attenzione all’ecologia sta crescendo, e meno male, ma nonostante l’attenzione elevata resta spesso una certa superficialità nelle valutazioni che porta a definire “ecologico” ciò... (read all)  
 
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[ Bottiglie luminose per le favelas brasiliane: come funzionano realmente? ]

Il settore dell’energia ed in particolare i progressi nelle tecnologie per il risparmio energetico sono spesso fonte di incomprensioni per i lettori e non solo: i mezzi di informazione fanno la loro parte nel confondere le idee ai lettori! E’ solo colpa della scarsa importanza che si da alle scienz... (read all)  
 
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Burp! Dopo quest’indigestione di notizie di parte che ne dite di affrontare un’analisi seria? Qui un bell’articolo di Dario Bressanini http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/11/09/effetti-cotone-sulla-salute/166603/ E qui un altro su Dissapore http://www.dissapore.com/salute/il-cotone-bt-cambia-la-discussione-sul-valore-degli-ogm/ Giusto per dare anche un colpo alla botte... (leggi tutto)  
 
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Buona soluzione per l’occidente sedentario, che facendo moto riduce di un pochino il grasso corporeo. Certo se facessimo il calcolo dell’impronta ecologica dell’energia muscolare umana sarebbe terribile: l’efficienza del corpo umano è davvero scarsa e come input abbiamo cibi prodotti con un notevole consumo di energia e risorse. Se poi ci togliamo anche le perdite di alternatore, inverter, carica delle batterie, scarica delle batterie e nuova conversione attraverso un altro inverter per alimentare gli strumenti... brrr!! Probabilmente se si fosse attaccata la spina alla rete si sarebbe consumato all’incirca un decimo dell’energia primaria che è servita ad alimentare i ciclisti... (leggi tutto)  
 
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Nell’immagine ci sono anche i dati sulla energia che si progetta di produrre, che è ben più interessante rispetto alla semplice potenza installata semplicemente perché tutti noi consumiamo energia, non potenza. I dati poi si prestano ad esser visti da più lati: 300’000 persone impiegate nell’eolico significa anche 300’000 stipendi da pagare per ottenere l’energia, quindi il fatto che un settore porti molta occupazione (o necessiti di molta manodopera) contribuisce ad alzare il costo dell’energia prodotta. Se ipotizziamo dei costi minimi di 30’000 euro l’anno per occupato risulta che il solo costo del lavoro incide per 1,6 centesimi di euro a kWh, che non è trascurabile. (leggi tutto)  
 
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"Intrappolate nella pasta, queste bolle di anidride carbonica aiutano il forno a raggiungere più in fretta la temperatura"... sì, più o meno quanto soffiare fuori dal finestrino contribuisce a far partire un treno! :-) (leggi tutto)  
 
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Eccolo qua: il biochar, ovvero la carbonella: interrarlo è l’azione esattamente contraria rispetto all’estrazione di carbone per bruciarlo nelle centrali termoelettriche. Interrare carbonella, come giustamente sostiene Lovelock, sarebbe un bene da vari punti di vista, ma dal lato dell’immissione di CO2 in atmosfera si tratta di uno sforzo sproporzionato rispetto agli consumi di carbone a scopi energetici. Pensate che la sola centrale Enel di Fusina (VE) brucia ogni anno oltre due milioni di tonnellate di carbone... ed è UNA centrale sola! Vi immaginate lo sforzo per sotterrare varie centinaia di milioni di tonnellate di carbonella all’anno in Europa? E’ come stare sul Titanic con un secchiello! Lovelock e altri ecologisti hanno lasciato Greenpeace proprio perché l’intestardirsi di quest’ultima contro il nucleare ha avuto e sta avendo come principale effetto il maggior consumo di combustibili fossili e quindi l’aumento di immissioni di CO2 in atmosfera con conseguenze climatiche di proporzioni infinitamente peggiori di quelle degli (evitabili) incidenti nucleari. Qui Greenpeace protesta giustamente contro la conversione a carbone di Porto Tolle http://www.9online.it/blog_emergenzarifiuti/2011/07/21/porto-tolle-blitz-anti-carbone-di-greenpeace-ma-i-dipendenti-enel-protestano/ e qui ci sono i dati (non aggiornatissimi) su Fusina http://www.arpa.veneto.it/spi/docs/10_ENEL_Fusina.pdf a cui Enel per fare bella figura e recuperare dell’idrogeno, (prodotto di scarto delle vicine inquinanti lavorazioni di plastiche PVC) ha affiancato una centrale ad idrogeno ampiamente pubblicizzata, anche con bugie. Un esempio? Ecco: http://www.enel.com/it-IT/media/news/fusina_rossi/index.aspx Notate: "una volta prodotto, è un combustibile tra i più ecologici". Già, ma bisogna produrlo, cioè non è una fonte di energia, ma un vettore! E poco dopo: " la comunità scientifica internazionale indica [l’idrogeno] come una delle opzioni strategiche su cui puntare per soddisfare in modo sostenibile la crescente domanda di energia". Ecco, vorrei conoscere qualcuno degli esponenti della "comunità scientifica internazionale" che sostiene questa corbelleria. E sia chiaro, Rifkin è un economista, non uno scienziato. L’idrogeno non si trova libero in natura e per poterlo ottenere in forma libera bisogna spendere più energia di quanta si possa poi recuperare dal suo utilizzo, che sia ricombinato in cella a combustibile o, ancor peggio, bruciato in una centrale termoelettrica come quella Enel. Infine, tornando al carbonio, "la cattura e il sequestro geologico della CO2" che viene propinata ad ogni occasione dalle industrie è un’altra mistificazione colossale. I volumi di CO2 prodotta sono enormi e anche dopo milioni di anni dalla chiusura i serbatoi sotterranei sarebbero ancora pieni di CO2 pronta a sfuggire e provocare migliaia di morti per asfissia. Non è chiaro perché questo crei meno preoccupazioni rispetto a qualche metro cubo di scorie solide... http://oggiscienza.wordpress.com/2011/08/01/nucleare-i-due-volti-dellasia/ (leggi tutto)  
 
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Quello che intendevo è che c’è anche per l’uomo la possibilità di vivere senza lavorare, scambiare, pagare, barattare, ad esempio vivere di caccia e raccolta come gli animali. Tra quello stile di vita ed il nostro ci sono molti gradini e varianti possibili, tuttavia "deve pagare per poter sopravvivere" è falso. Lavoriamo, scambiamo ed usiamo le monete come strumento di pagamento solo perché troviamo che questa soluzione sia più efficiente del baratto e permetta di sostenere una popolazione mondiale che la caccia e la raccolta non riuscivano a sostenere. La vicinanza con l’ambiente, gli animali cacciati/allevati e la percezione della propria finitezza di fronte alla natura aiutava certamente i cacciatori/raccoglitori ad avere più rispetto (e paura) delle forze naturali, ma il rispetto e la meraviglia albergano anche negli animi di chi oggi studia le scienze. Non credo che si possa addebitare l’ignoranza scientifica della maggioranza alle storture del sistema monetario... :-) (leggi tutto)  
 
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Quel cibo non raggiunge le tavole perché altro cibo è più economico, non perché manchi il denaro per comprarlo. Per quanto denaro possa esserci l’ora di lavoro dell’agricoltore, del trasportatore e del commerciante non devono costare più di quanto il consumatore è disposto a pagare, quindi non è assolutamente un problema di scarsità di denaro, ma di convenienze. Se agricoltore, trasportatore e commerciante ricevono stipendi europei chiaramente non si potrà vendere la merce a chi ha stipendi da Africa nera. Dovrebbe quindi esser chiaro che il fatto che il denaro al mondo siano mille, un milione o un miliardo di dollari incide solo sugli zeri del prezzo nominale e non sulla proporzione tra un costo ed un altro o tra uno stipendio ed un altro. L’idea di distribuire denaro ai poveri mi giunge nuova, non mi pare se ne parlasse nell’articolo e tu nel commento scrivevi "scarsità delle valute", che è molto diverso. Riguardo all’ultima frase nemmeno l’uomo ha bisogno di pagare per poter sopravvivere come gli animali: basta rinunciare ad avere tutto quello che gli animali nella foresta non hanno e, appunto, vivere come animali. Pare che ai più non piaccia... (leggi tutto)  
 
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"non c’è abbastanza denaro per pagare le merci"??? Cioè ci sono merci (cibo, nella fattispecie) che vengono prodotte e non vengono vendute? E che il problema potrebbe essere risolto stampando più moneta? Ma se sono almeno tre anni che le banche centrali stanno inondando i mercati di valuta stampando a più non posso, soprattutto negli USA... Non mi pare proprio che si possa parlare di scarsità di denaro. Inoltre la proposta di Lietaer di istituire il "Terra" come valuta non mi pare che porterebbe a qualche soluzione. In ogni caso il prezzo delle merci si stabilisce in base alla richiesta: se c’è poca offerta di denaro contro merce perché il denaro è poco sarà basso il prezzo di quella merce e viceversa quando l’offerta di denaro contro merce è abbondante il prezzo della merce sale. Di questo abbiamo esperienza continua tutti i giorni... (leggi tutto)  
 
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Se ho capito bene si propone l’eliminazione del denaro e la comunione di tutte le risorse, eliminando anche credito, debito e baratto che con il denaro non c’entrano nulla. In questo scenario come faccio ad andare dal vicino e chiedergli in prestito una zappa per zappare il mio orto? Mi par di capire che la zappa non è sua, ma di tutti, come pure il mio orto, quindi non lo lavoro per me e non ho diritto a tenere per me i frutti... quindi qual è il mio incentivo ad impegnarmi nel lavoro? Mi pare che per far girare un simile meccanismo servirà una potentissima organizzazione centralizzata al cui confronto il Partito Comunista Sovietico sembrerà un innocente gioco tra fanciulli. (leggi tutto)  
 
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Bello! Finalmente un articolo senza errori ortografici, sono che sarebbe interessante spiegare al lettore per cosa stia l’acronimo "SPV" Strada Provinciale Veneta? Servizio Pompe a Vuoto? Scarico Pallet Verticali?? O magari sono l’unico che vive fuori dal mondo e ne ignora il significato? Grazie! Per tutti gli interessati segnalo questa bella discussione con immagini satellitari http://www.skyscrapercity.com/showthread.php?t=641340 e questo riassunto http://www.infocat.it/wp/wp-content/uploads/2010/01/Depliant-esplicativo-Idrovia.pdf (leggi tutto)  
 
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Come si fa a prendere sul serio un’affermazione come questa: "ad oggi il comparto della green economy fornisce il 20% del Pil totale e occupa il 27% della forza lavoro" ?? Il dato vero viene fuori dopo: "2.000 aziende venete riconducibili alla green economy che occupano circa 40.000 addetti" Quindi su 2’100’000 circa di lavoratori occupati in Veneto sono il 2% scarso... Quanto sia in crescita non lo so dire, ma non vedo molte offerte di lavoro nel settore e quanto all’incidenza sulla situazione occupazionale complessiva credo sia piuttosto esigua. Il fatto poi che sia un settore ancora largamente dipendente dalle incentivazioni fa sì che i posti di lavoro non siano affatto sicuri e stabili. Credo che non si possa dimenticare facilmente quel che è successo a marzo con la sorpresina del ministro Romani. (leggi tutto)  
 
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Se ho capito bene le 5 sterline e spiccioli sono solo per il 15% dell’energia consumata dall’auto ed il titolo è discretamente fuorviante. Non si capisce neanche quanti km faccia la sua Leaf con un kWh. (leggi tutto)  
 
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Sono stato impreciso: la consequenzialità è diretta e per "quantità di termoelettrico" intendevo "potenza termoelettrica installata". Non mi riferivo alla copertura del carico elettrico di base, svolto con le tradizionali centrali a carbone e nucleari, bensì alla necessità di far fronte alla potenza richiesta momento per momento senza poter contare sulle fonti intermittenti e non programmabili. La conseguenza è che più fonti intermittenti abbiamo e più dobbiamo avere fonti affidabili da accendere quando le intermittenti vengono a mancare. Questo ruolo oggi è affidato all’idroelettrico a bacino ed alle turbogas. Nuovo idroelettrico a bacino non se ne può costruire... bisognerebbe considerare la strada di accumulare energia direttamente presso gli impianti fv ed eolici, ma i costi salgono molto e le efficienze calano. http://aspoitalia.blogspot.com/2011/07/rinnovabili-intermittenti-limite-di.html (leggi tutto)  
 
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Quel che sottolineavo è che 1) è una soluzione fattibile lì grazie ad una abbondanza di vento e acqua che in molti altri luoghi non c’è 2) dato che l’accumulo tramite pompaggio in bacini idroelettrici è già al limite delle capacità (e nuove dighe non le vuole nessuno) finora ogni volta che aumentano le fonti intermittenti aumenta anche la quantità di termoelettrico, dato che non è accettabile lasciare una nazione "al buio". Quindi se non fosse un caso isolato ci sarebbero problemi sia sulla rete elettrica (instabilità) sia nel bilancio economico dato il peso elevato degli incentivi, che è sopportabile solo finché gli impianti sono pochi. (leggi tutto)  
 
 
   

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