ArteInCollina ha commentato il reportage
reportage:
Le manifestazioni per una buona causa vanno sostenute, certo, ma la causa deve essere buona e giusta. Bloccare la sperimentazione animale sull’emozione di qualche immagine cruenta facendo pensare che tutta la sperimentazione preveda sofferenza e morte e senza proporre alternative valide significa mettere una pietra sopra alla ricerca farmacologica e chirurgica. In pratica chi ha malattie per cui le medicine ci sono già se ne frega di quelli che invece attendono una cura e preferisce che i topolini non soffrano... O meglio, non soffrano nella ricerca scientifica, perché poi come muoiono soffrendo quando si fanno le derattizzazioni dei quartieri non interessa a nessuno. Quelli sono topi di serie b, mica sono bianchi e coccolosi come le cavie di laboratorio.
La direttiva UE comunque al contrario di quanto indicato da "il fatto quotidiano" impone la sedazione e la riduzione al minimo del dolore. Ma è solo una delle tante bugie che vengono continuamente ripetute e che finiscono per avere lo status di "verità"...
Un’altra è quella dei "metodi alternativi"... Se qualcuno saprà finalmente trarre qualche risultato dai metodi sbandierati come "alternativi" ma in realtà solo "complementari" alla sperimentazione animale ben venga, voterò per cambiare la legge. Solo che non ce ne sarà neanche bisogno: la sperimentazione sugli animali è molto più costosa di qualsiasi tecnica di simulazione o in vitro su tessuti o colture di cellule, quindi quando sarà una vera alternativa saranno le stesse aziende ad abbracciarla per ridurre i propri costi ed aumentare i profitti.
Sull’argomento ti segnalo questo articolo:
http://difesasperimentazioneanimale.wordpress.com/2012/01/09/lassurdita-dei-metodi-alternativi/
Ciao (
leggi tutto)