ArteInCollina ha commentato il reportage
reportage:
1) Una buona parte del cibo, in particolare quello fresco, non è facilmente ed economicamente trasportabile e conservabile e si ammacca e deperisce già su percorsi medi, quindi una certa quantità di perdite tra il campo e la tavola è eliminabile solo avvicinando la tavola al campo con filiere corte. Esportare cibo da un paese all’altro in quantità significative si può fare solo se si tratta di cibi molto apprezzati (e quindi cari per il consumatore) oppure per cibi che si conservano bene.
Paradossalmente alcuni OGM sono stati studiati proprio per ridurre il problema che tu poni come un motivo per rifiutarli: aumentare la vita utile del frutto dopo la raccolta e ridurre così lo spreco di frutti marciti.
In un certo senso il buco nel serbatoio è riducibile, ma non eliminabile, come l’autoscarica di una batteria o l’ineliminabile entropia connessa ad ogni trasformazione, spostamento o passaggio del tempo.
2) Io interpreto il "semplicemente assurdo" di Lynas come la constatazione che agli abitanti dei paesi ricchi non interessa per niente la fame nei paesi poveri, quindi non cambieranno la loro dieta per far mangiare loro.
E’ una triste constatazione, ma anche i sistemi politici idealmente più giusti ed equi che si proponevano di dare ad ognuno secondo le sue esigenze e ricevere da ciascuno secondo le sue capacità sono miseramente falliti di fronte all’egoismo degli individui.
Credo che sia impossibile imporre all’occidente (ma anche a tutto il resto del mondo) di abbandonare il consumo di carne: secondo me può essere solo una scelta dei singoli.
Quindi se mi dici che il problema fame può essere risolto se tutti evitassero di mangiare carne posso dirti che sì, in teoria hai ragione, ma che sai anche tu che questa ipotesi non si verificherà né domani né tra 10 anni.
E’ un’ipotesi come "se tutti i politici fossero onesti e tutti gli elettori fossero intelligenti"... :-( (
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