lucas ha commentato il reportage
reportage:
Da chi naviga su HOW TO BE GREEN mi aspetto delle opinioni GREEN, e resto deluso ogni volta che leggo interventi GREY. Una idea può essere perfettibile, perfezionabile o comunque migliorabile e questo sarebbe un approccio positivo o quantomeno costruttivo, gli approcci distruttivi e narcisisti valgono uno zero per me. Criticare il sostantivo o correggere la virgola di un discorso non fa di chi critica un vero critico, o un perfezionista ma tutt’al più un rompic******i.
Chissà se prima o poi si affronterà mai un discorso dicendo: "si questo è bello, ma lo sarebbe di più se..." (evitando polemiche chiaramente).
Affermare che se siamo arrivati fin qui ci sarà un motivo per me conta zero; così ragionavano i presunti geni quando all’epoca non accettavano la teoria eliocentrica.
Sia baratto che moneta che merci vengono scambiati perchè ad essi/e è ATTRIBUITO un valore, chi conosce tutte le variabili dell’equazione ha la soluzione ai problemi del mondo. Lascio ai geni fornire le soluzioni geniali, io che sono un povero plebeo mi accontento della libertà di attribuire un valore alle cose in base AI MIEI INDICI, non a quelli di borse, mercati, valute (eccetera). E comunque tutto è uno scambio: moneta contro merci o servizi contro merci (ad oggi e da N migliaia d’anni). Qualcosa era legale e qualcos’altro lo è diventato; il sistema monetario che perfetto non era allora è diventato più evoluto, più tecnologico ma ancora meno perfetto.
Da qualche centinaio d’anni ci son le banche e da lì i popoli pagano con le monete fisiche, le briciole. Negli ultimi decenni l’informatizzazione del sistema bancario ha favorito la diffusione della moneta virtuale che non ha una corrispondenza con la moneta fisica (ovvietà). Chiaro è che transazioni enormi di denaro hanno una serie di effetti sul valore delle cose.
Oggi può aver valore un debito, una merce, un prestito, l’acqua o l’aria. UNA rivoluzione comincia quando una persona non accetta più di stare in un sistema (quello che non accetta di pagare un canone RAI, quello che non accetta di vaccinare il proprio neonato, quello che non accetta di pagare un telefono meno di un kg di carne). Io VORREI PENSARE che questo sito è popolato da N persone con le palle in grado di pensare con la propria testa e di contribuire a migliorare delle idee, non da persone in grado di esibire quello che pensano, a chi importerebbe questo?
Io non accetto un sacco di cose e mi faccio artefice delle mie scelte, fermo restando che, a mio modo di vedere, oggi il miglior modo di votare è "facendo la spesa", scegliendo il prodotto migliore piuttosto che quello che dà una pura convenienza in termini di moneta.
Ognuno faccia pure quello che vuole (e questa è libertà), è sempre chiaro che l’ignoranza è la peggior cosa, assieme alle droghe, e mi pare che con un po’ di briciole di moneta si faccia presto a drogare il mercato come si fa presto a drogare chi compra.
Per me ha un valore ciò che riempie la pancia e non mi fa ammalare cinque minuti dopo. Ha un valore ciò che mi produco e ha un valore ciò che di mio non disturba i miei vicini (di questo quartiere o di quell’altro continente). Hanno un grande valore (negativo) le scelte che fanno gli altri e che mi costringono a respirarmi l’aria dell’inceneritore dopo che io non produco tutto il rifiuto che producono i miei vicini (e questo limita la mia libertà nonchè la mia salute e quindi è un danno, e siccome è un calcolo "difficile" sotto molti aspetti). Per me ha un valore persino come si sente dentro a una stanza, e i valori che sono i miei non devono necessariamente essere quelli del mio vicino, ma i valori del mio vicino non devono generare una situazione negativa per me, quindi continuerò a NON ACCETTARE questo sistema dove io potenzialmente pago in salute le scelte di altri. E qui la democrazia è una cazzata (il numero di persone che pensavano che Hitler fosse nel giusto non fanno sì che nel giusto lui fosse, e la storia ci fornisce la risposta evidente).
Fare TUTTO CIO’ IN MANIERA COSTRUTTIVA significa provare a uscire da questa dimensione ma è ovvio che non si può instaurare un dialogo con chi delegittima a priori il pensiero di chi ha una posizione differente dalla propria (spesso facendosi scherno di chi si tira fuori dal gruppo).
Se oggi vivesse Galileo non conterebbe una fava. Io posso anche sbagliare, e mi sta bene, del resto non sono certo un genio, ma per avere un approccio costruttivo bisogna anche lanciare idee e provare cose nuove. Negando tutto affermando solo "come faresti questo o quello?" è riduttivo e distruttivo (nonchè privo di argomentazioni).
Essere green dentro non significa essere delle pecore, creduloni, non capire un cazzo, non leggere i giornali o non avere argomenti. Ma se così è io allora SONO UNA PECORA IN PRIMA FILA, ma conto anche di non essere l’unico. (
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